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Hamas rivendica l’attacco alla Sinagoga di Gerusalemme, quattro israeliani morti e otto feriti a colpi d’ascia e coltelli

Hamas rivendica l’attacco alla Sinagoga di Gerusalemme, quattro israeliani morti e otto feriti a colpi d’ascia e coltelli

E’ di almeno quattro israeliani uccisi e otto feriti il bilancio dell’attentato che questa mattina ha colpito una sinagoga a Gerusalemme, nel sobborgo di Har Nof, su Agasi Street. Lo riportano i siti israeliani, spiegando che la polizia ha ucciso due attentatori. Intanto un comunicato ufficiale di Hamas citato dal sito del quotidiano israeliano Yediot Ahronot, ha rivendicato l’attentato.

Si tratta, per Hamas, di una risposta all’uccisione dell’autista di autobus Yusuf Hassan al-Ramouni, trovato impiccato al capolinea di Har Hotzvim domenica notte. Per la sua morte l’esito dell’autopsia parla di suicidio. L’attentato di Gerusalemme, per Hamas, è anche una risposta ai “crimini di Israele ad al-Aqsa”. “Hamas -si legge ancora nella nota- chiede la continuazione di azioni di vendetta”.

Gli attentatori, armati di pistole, asce e coltelli, sono arrivati da Gerusalemme Est nel quartiere di Har Nof, nella zona ovest della città, all’ora della preghiera. Secondo la ricostruzione dei media israeliani, c’è stata una sparatoria tra gli attentatori e la polizia, accorsa alla sinagoga, su Agasi Street. Due degli attentatori sono stati uccisi, mentre gli agenti sarebbero sulle tracce di un terzo uomo. Secondo il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, l’area è stata isolata, mentre i feriti (sei fedeli e due poliziotti) sono stati trasferiti in alcuni ospedali della città. Le condizioni di quattro di loro sono molto gravi.

L’attacco alla sinagoga di Gerusalemme, che ha ucciso quattro israeliani, è stato un “atto eroico”. Lo ha detto Mushir al-Masri, un leader di Hamas, secondo il quale si è trattato di una “reazione naturale” alla morte dell’autista di autobus Yusuf Hassan al-Ramouni, trovato impiccato al capolinea di Har Hotzvim domenica notte. Per la sua morte, l’esito dell’autopsia parla in realtà di suicidio. Anche l’ex ministro degli Esteri di Hamas, Mahmoud al-Zahar, ha commentato l’attentato, scrivendo su Twitter che gli attentatori sono “benedetti”.