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Terrorismo, l’Isis abbatte un aereo della coalizione a damasco e sequestra il pilota. a Baghdad un kamikaze provoca 21 morti

Terrorismo, l’Isis abbatte un aereo della coalizione a damasco e sequestra il pilota. a Baghdad un kamikaze provoca 21 morti

Un aereo della coalizione internazionale è stato abbattuto a Raqqa, in Siria, dai miliziani dello Stato islamico e un pilota giordano è stato fatto prigioniero. Ad annunciarlo sono gli stessi fondamentalisti islamici guidati da Abu Bakr al-Baghdadi sui loro canali Twitter e Youtube. Nelle foto si vede il pilota circondato da 11 jihadisti, molti dei quali a volto scoperto. Secondo l’Is, il pilota si chiamerebbe Muaz Youssef Kasasbeh. Un altro account riconducibile ai jihadisti ha pubblicato la foto del tesserino del pilota.

La notizia è stata confermata dall’esercito giordano e dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’Ong vicina all’opposizione. “La Giordania considera il gruppo e i suoi membri responsabili per la sicurezza del pilota e per la sua vita” si legge in un comunicato dell’esercito riportato dall’agenzia Petra.

E’ la prima volta dall’inizio dei raid che lo Stato islamico abbatte un aereo della coalizione guidata dagli Stati Uniti che ha compiuto centinaia di attacchi aerei contro le postazioni dello Stato islamico in Siria dal 23 settembre. Ai raid hanno partecipato anche Arabia Saudita, Giordania, Bahrain ed Emirati Arabi Uniti, mentre il Qatar ha fornito sostegno logistico.

Ma è una giornata difficile anche nell’altro fronte della guerra all’Is, quello iracheno: a sud di Baghdad un kamikaze ha ucciso almeno 21 persone ad un raduno delle milizie sunnite Sahwa costituite per combattere contro lo Stato islamico. L’attacco, che ha anche causato il ferimento di 48 persone, si è verificato nei pressi di una base militare nella zona di Madaen. L’assalitore è riuscito a confondersi tra i miliziani radunati in una base militare per ricevere il loro pagamento mensile, secondo quanto hanno riportato due poliziotti.

E dall’Iraq arriva la denuncia della deputata irachena Vian Dakhil: sono 3.500 le donne yazide rapite dall’Isis ed oltre 2mila le persone uccise dall’inizio dell’offensiva dei miliziani jihadisti. Dakhil, che cammina ancora con le stampelle dopo l’incidente a bordo dell’elicottero su cui viaggiava per portare aiuto ai profughi nella regione di Sinjar, ha incontrato stamane a Erbil il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha visitato questa mattina il campo profughi di Bahrka, a circa quaranta minuti dalla città curda, che ospita tremila persone scappate da Mosul dopo l’attacco dell’Is.