• Home »
  • Politica »
  • Milano, presidio antimoschea della Lega. Salvini: “Nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone pronti a sgozzare e a uccidere. Anche in Italia”

Milano, presidio antimoschea della Lega. Salvini: “Nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone pronti a sgozzare e a uccidere. Anche in Italia”

Milano, presidio antimoschea della Lega. Salvini: “Nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone pronti a sgozzare e a uccidere. Anche in Italia”

«L’Islam è pericoloso: nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone in giro per il mondo e anche sui pianerottoli di casa nostra pronti a sgozzare e a uccidere». Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, che sabato mattina ha preso parte a un presidio antimoschea a Milano davanti al Palasharp, una delle aree in cui la Giunta Pisapia sta per autorizzare l’apertura di una moschea. Salvini, assieme a militanti milanesi della Lega e all’europarlamentare Mario Borghezio, ha distribuito copie di vignette di Charlie Ebdo sull’Islam. Per Salvini l’Islam «non è come le altre religioni e non va trattato come le altre religioni». Parlando della manifestazione di sabato pomeriggio in piazza Duomo, Salvini ha commentato: «Siamo increduli di fronte al fatto che sia in Italia che in Francia, nonostante i morti, ci sia una certa sinistra che ha tempo di manifestare contro la Lega e non ha capito assolutamente un accidente».

Attacco a Renzi

L’apertura alla comunità mussulmana da parte della giunta Pisapia secondo Salvini è pericolosa e da contrastare, esattamente come le posizioni del governo Renzi. «Mi fa pena pensare che Renzi sfilerà domani per le strade di Parigi, quando con le sue politiche a favore dell’immigrazione di massa è complice di quello che rischia di succedere domani», ha detto Salvini. «L’Islam è un problema – ha aggiunto Salvini – e anche al governo abbiamo ministri che negano che le stragi di Parigi abbiano matrice islamica. Questi sono ministri pericolosi, in Italia abbiamo un governo pericoloso». Il segretario della Lega chiede dunque una risposta vigorosa a quella che già nei giorni scorsi ha definito «una guerra in atto» contro l’occidente. «Non c’è più tempo – ha sostenuto – per rispondere alla violenza con il buonismo, con l’accoglienza, con la tolleranza. Bisogna rispondere con la forza che la democrazia permette, non con il sangue. Ma non è il momento di cedere».

Borghezio in via Padova

In mattinata Mario Borghezio ha partecipato a un analogo volantinaggio anche nella zona di via Padova, insieme con il consigliere leghista Massimiliano Bastoni. Il gruppo è stato contestato da un passante, un giovane padre che spingeva il passeggino.

Majorino e Strada

«Matteo Salvini invece di lavorare per unire le forze e le istituzioni contro il terrorismo cerca di seminare odio e paura. Credo sia il modo più sbagliato per affrontare la situazione nella quale siamo»: questo il commento dell’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino. «Comincio a chiedermi se nelle parole di Salvini non possa ravvisarsi il reato di istigazione all’odio», ha detto il presidente di Emergency Cecilia Strada a margine della manifestazione «Stare insieme» in piazza Duomo dopo la strage di Parigi. «Penso che sentirò un avvocato nelle prossime ore per chiedere se lo si può denunciare – ha aggiunto – le cose che sta dicendo Salvini non sono solo folli e sbagliate ma anche molto pericolose, soffiano sul fuoco dell’odio ed è questo sentimento che a Parigi come in Nigeria versa il sangue sulle strade», ha aggiunto Strada.