Serie A, all’Olimpico il big match Roma-Napoli, più di mille agenti saranno impiegati per garantire la sicurezza. Previsti 40.000 spettatori

Fosse solo calcio, sarebbe una gran partita: in palio i 30 milioni della partecipazione alla Champions League e tanti giocatori di talento. Roma-Napoli, però, dopo il ferimento che poi portò alla morte di Ciro Esposito, la notte della finale di Coppa Italia, non è più soltanto calcio. Anzi, anche se tutti i protagonisti sperano “che sia una festa”, ripetendo una frase fatta, in Roma-Napoli il calcio passa in secondo piano. Si gioca alle 12.30 e sono attesi all’Olimpico 40mila spettatori.
I tifosi da Napoli
Caro biglietti, festività pasquali, paura per l’attesa militarizzazione della zona di Roma Nord, Juventus troppo lontana in classifica tengono lontano il pienone. Più di mille agenti saranno impiegati per garantire la sicurezza. Ci sarà un punto di raccolta a Saxa Rubra per i tifosi napoletani, che raggiungeranno lo stadio in pullman, scortati dalle forze dell’ordine, e poi saranno sistemati nel settore ospiti. Dovrebbero essere più di 500 e, in teoria, nessuno di loro proveniente dalla Campania, ai cui residenti è stato vietato l’acquisto dei biglietti. A questi si aggiungeranno i napoletani residenti nella Capitale, per un totale di quasi duemila tifosi.
Piano sicurezza
Le operazioni di bonifica intorno allo stadio sono iniziate con largo anticipo, dalla mattina di sabato ci sarà divieto di sosta in tutta la zona dello stadio Olimpico. Ponte Milvio, Tor di Quinto e piazza Mancini saranno particolarmente sotto controllo. Un “debutto” impegnativo per il neo prefetto Franco Gabrielli. Il calcio? Ci sarà anche quello. Alla Roma, che ha sei punti di vantaggio in classifica ma sembra meno in salute del Napoli, mancheranno sia Totti che Gervinho. Il Napoli non avrà Inler, squalificato, ma Higuain è ritornato riposato dalla sosta delle nazionali, visto che l’Argentina lo ha utilizzato 90’ contro El Salvador (28 marzo) ma lo ha tenuto in panchina per tutta l’amichevole contro l’Ecuador (31 marzo). Arbitra Rizzoli, al quale va fatto lo stesso in bocca al lupo del prefetto.
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