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Modena, Ferrara: il terremoto ha distrutto i capolavori dell’architettura e dell’arte emiliana

Dai danni al Castello estense di Ferrara fino alle decine di chiese, campanili e torri che, invece, sono crollate per intere parti. Il forte terremoto che ha colpito l‘Emilia questa mattina alle 4 ha pesantemente danneggiato diversi gioielli dell’architettura regionale e il patrimonio artistico locale. I danni sono di diversa intensità, si va dalla caduta di calcinacci in diverse chiese, fino al crollo integrale di parti di edifici storici come a Buonacompra o a Finale Emilia dove è crollato parte del Castello, la metà rimasta in piedi è quella che era stata appena ristrutturata dal Comune.
“Mille anni di storia se ne vanno così”, ha commentato il sindaco di Finale Fernando Ferioli, parlando di un centro storico “devastato”. La torretta Leoni che svetta sul castello simbolo di Ferrara ha subito un piccolo crollo, mentre altri tre musei statali in città sono stati chiusi: la Pinacoteca Nazionale, il Museo Archeologico e la Casa Romei. I Carabinieri dell’Emilia Romagna hanno inviato i militari dello speciale Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni.
Crepe, crolli e lesioni anche per le chiese in provincia di Modena a, Cavezzo, Medolla, Concordia e Novi, dove è parzialmente crollata la navata centrale della chiesa di Roverto sulla Secchia. A San Possidonio sono crollati sia il campanile sia la volta. Ma i danni ai palazzi storici si registrano anche a Carpi.
Ferita alle bellezze architettoniche e storiche anche in provincia di Bologna: a Crevalcore sono crollati parte della chiesa di San Silvestro e la Torre Galeazza. Tre i luoghi danneggiati a Modena: il Tempio monumentale che è stato chiuso, la chiesa di Sant’Agostino dove sono caduti dei calcinacci e l’ex chiesa di via San Carlo, dove si sta controllando la tenuta della croce sul tetto. Danneggiata anche l’architettura sacra e storica in provincia di Reggio Emilia. A Guastalla alcuni calcinacci caduti in una chiesa e ci sono lesioni evidenti nel Palazzo comunale, in particolare nella sala del Consiglio. Chiuse anche le chiese principali di Gualtieri e di San Martino in Rio. Si sono aggravate le crepe già esistenti nella chiesa di Santa Maria a Correggio e in quella di San Giorgio a Luzzara dove già aveva fatto danni il terremoto di questo inverno.