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Corsa al Colle, Renzi da indicazioni ai suoi: “Scheda bianca ai primi tre turni, poi fronte comune su un unico candidato”

Corsa al Colle, Renzi da indicazioni ai suoi: “Scheda bianca ai primi tre turni, poi fronte comune su un unico candidato”

Il Pd nelle prime tre votazioni per l’elezione del Capo dello Stato voterà scheda bianca. Dalla quarta non ci sarà una terna di nomi, bensì un unico candidato su cui convergerà l’intero partito. «E chi non è d’accordo lo dica prima». Questa la proposta del segretario del Pd, Matteo Renzi, illustrata all’assemblea dei deputati alla Camera. Renzi avrebbe fatto presente anche, secondo quanto riferito dall’agenzia Agi, che su un tema così delicato non esiste disciplina di partito. In ogni caso, avrebbe poi precisato, il presidente della Repubblica «si elegge con quelli che ci stanno» e non contro qualcuno.

«Noi siamo il Pd, ricordiamolo»

Renzi ha cercato di solleticare l’orgoglio di appartenenza dei suoi parlamentari. «Noi siamo il Pd – ha detto – , abbiamo la possibilità di riscattare quanto successo nel 2013». La brutta figura dei 101 dissidenti, insomma, per il segretario non si dovrà più ripetere. Per una questione, innanzitutto, di responsabilità: «In una fase così difficile – ha sottolineato – il Pd è l’antidoto e l’argine alla crisi della».

I nomi più accreditati

Nel frattempo continua lo stillicidio dei possibili candidati. Due, in particolare, sarebbero i nomi a cui il leader del Pd starebbe pensando per tenere unito il proprio partito e su cui anche Silvio Berlusconi potrebbero non eccepire più di tanto: quello del giudice costituzionale Sergio Mattarella, la cui provenienza dalle file democristiane lo renderebbe accettabile a chi mai e poi mai tra gli azzurri voterebbe oggi un ex Pci/Ds; e Piero Fassino, che nonostante i trascorsi nella Quercia, di cui è stato l’ultimo segretario, gode di un certo credito presso lo stesso Berlusconi ed è oggi sindaco di Torino il presidente dell’Anci, l’associazione che riunisce i sindaci italiani. Un ideale primo cittadino della Repubblica, insomma. In lizza ci sarebbe anche il predecessore di Fassino, Sergio Chiamparino, oggi presidente della Regione Piemonte.