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Pericolo per i bambini su internet: i siti pedopornografici aumentano del 50%

Aumentano del 50% i siti pedopornografici. Ad inquadrare il dato è l’Osservatorio internazionale di Telefono Arcobaleno: i 54mila siti, nettamente in aumento rispetto all’anno passato, sono stati individuati e inseriti dalla Polizia Postale nella lista di indicazione come pericolosi. A detenere il primato i Paesi Bassi che fanno registrare il 35% di accessi oltre all’aumento della produzione di questi prodotti. Il problema resta, però, quello dell’inseguimento: individuare e bloccare in tempo le pagine incriminate prima che gli autori ne spostino contenuto e indirizzo su un’altra piattaforma. La Polizia Postale monitora costantemente il fenomeno con un impegno di contrasto in sinergia con la polizia di altri stati.
I siti inseriti nella lista nera sono quotidianamente trasmessi ai provider italiani che per legge devono attivare entro sei ore procedure di filtraggio, cioè sistemi che non consentano la visione dei siti. Al posto di questi portali, si apre una pagina con la scritta in italiano e in inglese, che indica lo stop alla navigazione, come accade in altri Paesi europei. Questo sistema di ‘filtri’ è fondamentale perché consente di assicurare subito la navigazione protetta.
Per quanto riguarda la prevenzione è utile oltre alle iniziative portate in campo dalle scuole è consigliabile per i genitori dialogare con i figli, per poterli controllare o guidare nella navigazione. I minori sono ad alto rischio adescamento, soprattutto attraverso i social network, che frequentano in età troppo precoce. Ci sono bambini che aprono il proprio profilo a 9 anni ma per facebook, per esempio, è vietato farlo non prima dei 13 anni. Un dato incoraggiante viene dal Centro nazionale antipedofilia sulla rete: è aumentata la capacità di denuncia da parte dei genitori e degli stessi ragazzi poiché più facile raggiungerci e sporgere denuncia; i centri sono presenti in tutti i capoluoghi di regione e provincia ed è possibile interpellare la Polizia Postale anche sul web, sul sito della Polizia di Stato, Commissariato di polizia online.