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Gli studenti non si fidano del nuovo governo: manifestazioni in tutta Italia

E’ il ‘Blocchiamo tutto day‘: gli studenti sono scesi in piazza, in tutta Italia, accanto a Cobas e Cub. Protestano contro la crisi ma anche contro il nuovo governo del quale, nonostante sia privo di connotazione politica e composto da tecnici, non si fidano ancora.
La disillusione e la rabbia si è abbattuta ancora una volta su obiettivi concreti, le vetrine delle banche e degli istituti di credito simbolo della crisi finanziaria. Momenti di tensione e alcune cariche si sono registrati durante il corteo a Milano. Intorno alle 11 un gruppo di studenti, armati di scudi di plastica, ha tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine posizionate all’angolo tra corso Italia e via Molino delle Armi. Il tentativo di raggiungere l’Università Bocconi è stato impedito dagli agenti che hanno risposto con una carica. Il corteo sta proseguendo ora secondo l’itinerario stabilito.
A Palermo uno studente è rimasto ferito durante gli scontri avvenuti in via Roma mentre un gruppo di giovani ha tentato di occupare la filiale di una banca. “I poliziotti gli hanno rotto la testa – dice Bianca Giammanco, del coordinamento studentesco – ed è stato portato via. Ma noi continueremo a protestare”. Sono migliaia gli studenti, medi e gli universitari che stanno partecipando alla manifestazione , contro la crisi, organizzato dai ragazzi dello studentato autogestito Anomalia, di OccupyUnipa e della Rete studenti medi. Lanciate uova e fumogeni contro sedi di banche. Inoltre sono state lasciate delle scritte sui muri di banche e anche dell’Agenzia delle entrate. Sui muri dell’istituto c’è scritto: ”Ladri ridateci i nostri soldi”.
Tensione anche a Torino davanti alla sede della Banca d’Italia: secondo le forze dell’ordine, la testa del corteo, giunta in piazza Solferino, composta in maggior parte da autonomi, ha messo in atto tre tentativi di sfondamento dei cordoni di polizia posti a protezione di alcune vie in direzione delle sedi della Banca d’Italia e di Equitalia, lanciando all’indirizzo delle forze dell’ordine uova, petardi e oggetti contundenti.
I tre tentativi, riferiscono le forze dell’ordine, sono stati respinti con tre cariche di alleggerimento e gli autonomi sono stati ricondotti sul percorso principale. Alcuni feriti fra le forze dell’ordine. Invece il corteo di alcune migliaia di studenti, partito contestualmente dal centro cittadino, procede su un percorso diverso e al momento non ha comportato turbative per l’ordine pubblico. Secondo la Fgci di Torino, presente oggi alla mobilitazione studentesca “un corteo inerme di studenti diretto verso Bankitalia è stato caricato più volte dalla polizia”.
A Roma gli studenti partiti dalla ‘Sapienza’ si sono uniti a Piazza della Repubblica con i Cobas. Ad aprire il corteo lo striscione firmato dagli studenti medi e universitari con la scritta “Profumo di austerity, no al governo dei sacrifici”. Ai lati alcuni studenti con i ‘book bloc’ con i titoli dei classici della letteratura. Un clima assolutamente tranquillo e sereno.
“In tutta Italia – spiega un ragazzo – la vera opposizione sociale del Paese sono gli studenti. Ci vogliono spiegare che un governo tecnico è l’unica soluzione, che èarrivato il tempo delle lacrime e del sangue. Ma la loro austerity e i loro sacrifici sono la distruzione dei nostri luoghi. Non esistono governi amici o tecnici – sottolinea – abbiamo pagato troppo, ora i sacrifici li devono fare loro”.
”Stiamo in piazza per far vedere al nuovo governo e al nuovo ministro dell’Istruzione quali sono le nostre priorità per rimettere in piedi il Paese”, spiega all’ADNKRONOS Sofia Sabbatino, portavoce della Rete degli studenti. “Come ripetiamo da anni – aggiunge Sabbatino – non si può uscire da questa crisi e il Paese non può ripartire senza di noi. Quello che chiediamo oggi è, prima di tutto, di investire su scuola, università e ricerca per uscire da questa crisi provocata dalle speculazioni finanziarie”.