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Enav tangenti e corruzione. Udc nell’occhio del ciclone, la strana difesa di Casini

Enav tangenti e corruzione. Udc nell’occhio del ciclone, la strana difesa di Casini

Nonostante le smentite che si stanno susseguendo, l’ultima è quella di Pier Francesco Guarguagliani presidente di Finmeccanica che afferma categoricamente, in una nota fatta diffondere dalla società, di non aver mai creato fondi neri né elargito né fatto elargire somme di denaro a politici, non si placa la bufera che ha investito Finmeccanica per la quale Palazzo Chigi starebbe addirittura pensando ad un commissariamento dopo che gli sviluppi dell’inchiesta hanno portato agli arresti domiciliari l’amministratore delegato, Guido Pugliesi e in carcere il direttore tecnico della Selex Manlio Fiore e il commercialista Marco Iannilli.
L’Enav, partecipata dal Tesoro, non è nuova al commissariamento. Gia’ nel luglio 2000, l’azzeramento dei vertici dell’ente nazionale di assistenza al volo avvenne con l’adozione della misura piu’ rapida e radicale, il commissariamento. Il decreto fu approvato dal consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Trasporti, Pierluigi Bersani, che non attese la scadenza del mandato triennale dell’allora vertice guidato da Luciano Mancini, il quale usci’ definitivamente di scena dopo tre anni di dominio incontrastato. Commissario dell’Enav fu nominato Sandro Gualano, allora amministratore delegato della Marconi, filiale italiana del gruppo inglese specializzato nei sistemi elettronici per la difesa.
Intanto nonostante i rumors e le pressioni per un cambio dei vertici travolti dalla bufera scatenata dall’inchiesta sugli appalti Enav, Marina Grossi resiste e rimane alla guida della Selex Sistemi Integrati. E’ quanto si apprende da fonti industriali, al termine della riunione del cda della società controllata da Finmeccanica.
Ad annunciare la convocazione urgente del consiglio di amministrazione di Selex Sistemi Integrati, era stato ieri sera l’amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi. Una convocazione decisa “al fine di adottare le necessarie determinazioni nell’interesse della società e dei suoi dipendenti, clienti e fornitori”.
Anche il senatore Altero Matteoli, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha smentito ”ancora una volta di aver mai ricevuto finanziamenti o altre utilità, né in mio favore né per la Fondazione che ho l’onore di presiedere”.
“Quanto dichiarato in interrogatori resi alla magistratura dai signori Cola e Di Lernia, ed oggi riportato in taluni casi in modo distorto e insinuante da alcuni organi di stampa, è falso, frutto di evidente fantasia. Ho dato mandato ai miei legali di tutelare in ogni sede la mia onorabilità da accuse infamanti e, ripeto, del tutto infondate e inventate”, ha concluso Matteoli.
Al centro della bufera anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno al quale il Pd di Roma chiede di chiarire la questione delle tangenti Enav in cui anche oggi viene pesantemente coinvolto.
Giornata nera per il titolo di piazza Monte Grappa a Piazza Affari che cede il il 5,6%.
Sul fronte della cronaca giudiziaria, intanto, domani si terrà un interrogatorio di garanzia per il direttore tecnico di Selex Sistemi Integrati Manlio Fiore e per il commercialista Marco Iannilli arrestati sabato scorso nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Enav. Ad ascoltare i due indagati sara’ il gip Anna Maria Fattori che li accusa di avere emesso fatture false per operazioni inesistenti.
Fiore sarà assistito dall’avvocato Gianluca Tognozzi il quale conferma che e’ intenzione del suo cliente di rispondere alle domande del giudice per respingere l’accusa secondo la quale tra il 2009 e il 2010 avrebbe emesso fatture false per 1 milione di euro. Sarebbe invece intenzione di Iannilli, difeso dagli avvocati Fabio Lattanzi e Piergiorgio Manca di avvalersi della facoltà di non rispondere a proposito dell’accusa di avere emesso complessivamente fattura false per 3 milioni e 800 mila euro.
Quanto a Guido Pugliesi, amministratore delegato di Enav agli arresti domiciliari, potrebbe essere interrogato giovedì prossimo.