Banche, giro di vite al credito: mutui e prelievi piu difficili

La crisi si fa sentire anche allo sportello delle banche dove si allungano i tempi per il ritiro del contante e diventano più complesse le istruttorie per la concessione dei mutui; a ciò si unisce la difficoltà sempre più grande nel ricevere finanziamenti per le piccole imprese. Non manca poi, la pressione sui correntisti affinché sottoscrivano obbligazioni della loro banca di fiducia. Il problema è che le banche preferiscono di gran lunga non impegnare la già scarsa liquidità che hanno a disposizione.
E’ di tre giorni il tempo di attesa per il prelievo di somme superiori ai 2500 euro. Tempi che si allungano di piu’ fuori dalle grandi citta’. Anche nelle agenzie delle banche principali, comunque, si registra una maggiore resistenza rispetto alle richieste di prelievo. In alcuni casi servono anche 5 giorni per prelevare 10mila euro.
Sempre più pressanti le richieste di sottoscrivere obbligazioni: la clientela diventa per gli istituti di credito un canale di approvvigionamento di liquidita’ importante in una fase in cui e’ praticamente fermo il mercato interbancario e in evidente difficolta’ quello delle obbligazioni emesse dalle grandi societa’.
I clienti più corteggiati sono quelli che possiedono titoli di stato ma è l’attesa per l’avviamento di una istruttoria di mutuo l’aspetto più preoccupante al quale si associa anche uno scoraggiamento preventivo nella fase preliminare del rapporto con il cliente. L’effetto paradossale che viene registrato e’ che gli istituti di credito in questa fase preferiscono rinunciare a un contratto di mutuo pur di limitare le conseguenze della raccolta carente.