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Rifiuti a Napoli, per il ministro Clini situazione di nuovo al limite

Situazione di nuovo al limite“. Così il ministro Corrado Clini sulla questione rifiuti a Napoli, intervenendo durante un’audizione alla Commissione Ambiente alla Camera e non esclude “il contributo delle forze dell’ordine e dell’esercito qualora si verifichino situazioni eccezionali e non negoziabili come a Napoli. Forse vale la pena di cominciare a ragionare su opzioni tecnologiche e ambientali che in altre regioni italiane e in altri Paesi, dove vengono trasportati i rifiuti, funzionano. Bisogna sgombrare il campo da obiezioni tecniche e non politiche che sono due cose diverse – ha continuato nel corso dell’audizione – Nelle regioni in emergenza o vicine all’emergenza la misura più efficace e rapida è dare vita alla raccolta differenziata dei rifiuti finalizzata al recupero, – ha proseguito – una raccolta che si leghi a un ciclo economico è assolutamente utile”.
Il ministro ha fatto riferimento anche al fatto che laddove operi la criminalità organizzata, servano “soluzioni eccezionali e non negoziabili”. In riferimento a Napoli ancora, Clini ha criticato lo sciopero delle nettezza urbana di due giorni fa. “A chi conviene? – ha detto – quali sono gli effetti?”. E per quanto riguarda gli impianti, i termovalorizzatori ha parlato di fare chiarezza “dell’annosa questione della localizzazione: ci sono inceneritori che in centri di alcune città sia in Italia sia in Europa, come a Brescia, Milano, Copenaghen funzionano, escludo che ci siano nicchie biologiche che non consentano la localizzazione degli impianti”.