Palermo, neonato in overdose. Fermata la madre tossicodipendente

E’ arrivato in ospedale portato dalla madre perché caduto dal seggiolone ma i medici dell’Ospedale dei Bambini di Palermo hanno subito riscontrato lesioni e lividi su tutto il corpo incompatibili con la versione fornita dalla madre. Dopo esami più attenti, il terribile riscontro: overdose probabilmente causata dopo aver ingerito cocaina. La madre, 25 anni, è stata fermata dalla squadra mobile.
L’ultimo bollettino medico emesso alle 11.30 parla chiaro: ”Le sue condizioni sono ancora gravissime e la prognosi è ancora riservata”. I medici che ce l’hanno in cura si dicono comunque ”ottimisti”. ”Il bambino è in condizioni stabili -ha detto ancora Trizzino- anche se la prognosi resta riservata. Ma risponde agli stimoli dolorosi. Adesso stiamo valutando la situazioni dei parametri di transaminasi che sembra si stiano riducendo”.
Il bambino quando è stato accompagnato nel presidio presentava un’overdose di cocaina ma anche lividi, graffi e bruciature sulle mani. ”Da quando lavoro qui non ho mai visto nulla di simile -ha detto ancora Trizzino- me ne sono capitati di tutti i colori, di recente un abuso sessuale su un bambino di 18 mesi. Ma queste lesioni non mi erano mai capitate”.
Secondo i medici il bimbo avrebbe deglutito la cocaina, forse quella lasciata sul tavolo dal compagno della madre, come ammesso dallo stesso. In un primo momento la madre aveva sostenuto che il bimbo era caduto dal seggiolone. ”Nulla di più inverosimile -dice oggi Trizzino- i bambini che cadono dal seggiolone si presentano al pronto soccorso con un trauma cranico o eventuali fratture, ma certamente non hanno lesioni addominali così estese”.
Giancarlo Coffaro, responsabile della Rianimazione pediatrica dell’Ospedale dei Bambini spiega: ”Stiamo monitorando i parametri epatici del piccolo. Siamo ottimisti, anche se la prognosi resta riservata. Ma pensiamo di poterlo salvare”. Il bambino è stato affidato dai giudici del Tribunale dei minori proprio a Giorgio Trizzino. ”Ne ho complessivamente 4 affidati dal Tribunale di minori – dice – ma un caso così assurdo non mi era mai successo”.
E’ stato il compagno della giovane madre ad ammettere davanti al pm che il piccolo ha ingerito la cocaina. ”Avevo un sacchetto con la droga e mi sono fatto due piste sul tavolo della cucina – ha spiegato agli inquirenti – poi sono andato in bagno e quando sono tornato la busta non c’era più”. Troppo stordito per preoccuparsi di che fine avesse fatto, l’uomo si è addormentato. Forse il bimbo ha ingerito in quel frangente la droga.