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Firenze abbassa le saracinesche, lutto e rabbia per i due segalesi uccisi. Renzi contro il razzismo

Firenze abbassa le saracinesche, lutto e rabbia per i due segalesi uccisi. Renzi contro il razzismo


Il giorno dopo la tragedia, Firenze è una città scossa e a lutto. E Matteo Renzi precisa durante una commemorazione: non è una città razzista ma vittima del razzismo. Stamattina, italiani e stranieri, hanno lasciato fiori, acceso candele o lasciato messaggi in piazza Dalmazia, luogo della strage. Sono rimasti chiusi per lutto gli oltre 200 banchi del mercato di San Lorenzo, il più grande di Firenze, dove uno dei tre senegalesi feriti ha un banco. Intanto sono state perquisite entrambe le abitazioni di Casseri, a Cireglio (Pistoia) e Firenze. Nel capoluogo toscano l’uomo abitava in piazza del Terzolle, a due passi da piazza Dalmazia, dove ha compiuto la strage. All’esame c’è anche una registrazione video acquisita dalle telecamere di sicurezza del posteggio sotterraneo di piazza del mercato Centrale, dove il 50enne si è suicidato. All’origine della tragedia, secondo gli inquirenti ci sono pochi dubbi, un mix di follia e razzismo.