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Le mani sulla sanita: ricette false, rimborsi gonfiati, false fatture. Da medici a infermieri, truffa per 1.2 miliardi di euro

Si parla di ricette e fatture false, di rimborsi ingigantiti: ogni giorno il Servizio Sanitario Nazionale è colpito da un giro di malaffare che supera il miliardo di euro e che vede coinvolti medici, infermieri, farmacisti, veterinari, tecnici, amministrativi e altri operatori della sanità pubblica e addirittura estranei che si spacciano per professionisti.
A Napoli, per esempio, i militari del Nas hanno sgominato un’organizzazione criminale finalizzata a furto, rapina e ricettazione di prescrizioni mediche, che venivano successivamente falsificate per truffare il Servizio sanitario nazionale. In pratica, le 11 persone finite nella rete del Nas rubavano ricette mediche, le falsificavano con dati di pazienti ignari, e in alcuni casi deceduti, e poi si procuravano farmaci ad alto costo soggetti a rimborso da parte delle Asl.
Negli ultimi 23 mesi il Nas, grazie anche alle segnalazioni dei privati cittadini, ne condotte 330, che sono risultate tutte non conformi, segno evidente che dietro ogni operazione dei militari c’è un grosso lavoro d’intelligence che li porta a scovare i truffatori quasi a colpo sicuro. Nello specifico, i controlli hanno prodotto: 1.844 persone segnalate (1.842 nel penale); 66 arresti; 1.918 sanzioni penali; 2 sanzioni amministrative; 107 sequestri. Il valore totale dei sequestri – che si riferisce ai sequestri preventivi su beni mobili e immobili pari al valore della truffa – e’ di oltre 1,2 miliardi di euro.
Per quanto riguarda gli abusi delle professioni sanitarie negli ultimi due anni i Nas hanno ‘stanato’ e segnalato all’autorità giudiziaria oltre 2.800 persone. Di queste, 41 sono finite in manette. Le tabelle del Nucleo anti-sofisticazione dei Carabinieri prendono in esame le operazioni condotte dai militari dal primo gennaio 2010 al 30 novembre 2011. I numeri confermano i ripetuti allarmi lanciati dagli Ordini professionali e dalle associazioni di categoria sul fenomeno dell’abusivismo in sanità e i numeri più alti si concentrano soprattutto tra dentisti ed infermieri. Nel corso dei 434 controlli effettuati dai Nas per scovare falsi odontoiatri, i militari hanno segnalato (in ambito penale) ben 672 persone all’autorità giudiziaria e eseguito un arresto. Hanno inoltre sequestrato beni per una valore di oltre 75 milioni di euro. Nell’area infermieristica, invece, nel corso di 216 controlli, le persone segnalate penalmente sono state 1.017. C’è però da precisare che molti degli infermieri segnalati sono stati considerati abusivi perché non iscritti all’Ipasvi (Federazione nazionale collegi infermieri), un albo professionale al pari di quello dei medici o degli avvocati. In sostanza, senza iscrizione all’Ipasvi, pur se in possesso del titolo professionale abilitante (laurea), non si può esercitare.