Iran, ultimatum agli Usa: Portaerei fuori dal Golfo Persico

L’esercito iraniano è pronto a prendere azioni contro gli Stati Uniti se riporterà la sua portaerei nel Golfo Persico. Parola del capo di Stato maggiore iraniano, che citato dall’agenzia di stampa statale Irna ha detto: ”Io avviso, consiglio e li metto in guardia (gli americani, ndr) dal tornare con la loro portaerei nel Golfo Persico, ma non abbiamo l’abitudine di avvertite più di una volta”, lasciando presagire azioni concrete.
La portaerei americana aveva lasciato l’area per i 10 giorni di esercitazioni navali messe in atto dalla Marina militare iraniana che prevedevano il lancio di nuovi missili.
”L’Iran non ripeterà il suo avvertimento. La portaerei nemica è stata spostata nel mare dell’Oman per via delle nostre esercitazioni”, ha detto Salehi. ”Consiglio alla portaerei americana di non tornare nel Golfo Persico”, ha aggiunto.
Intanto, cala la minaccia iraniana di chiudere lo Stretto di Hormuz nel Golfo Persico, transito vitale per il trasporto del petrolio globale. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Ramin Mehmanparast, incontrando i giornalisti a Teheran, ha infatti spiegato che ”le manovre” svolte per 10 giorni dalla Marina militare ”avevano come obiettivo solo quello di rafforzare la sicurezza del Golfo Persico”.
Fornendo una versione diversa rispetto a quella del mese scorso del vice presidente Mohammad-Reza Rahimi, che aveva minacciato la chiusura dello Stretto di Hormuz nel caso di nuove sanzioni, Mehmanparast ha detto che ”il principale messaggio delle manovre era che questo livello di sicurezza può essere ottenuto dagli Stati della regione senza alcuna interferenza straniera”. Mehmanparast si è astenuto dal commentare gli avvertimenti lanciati dal vice-presidente e dai generali in questi giorni, ma le sue parole rappresentano la prima reazione diretta di Teheran riguardo agli avvertimenti sullo Stretto di Hormuz che hanno provocato accuse verbali reciproche tra Iran e Usa.