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Camusso abbassa le armi: Monti non vuole dividere i sindacati, questo è un salto di qualità

Il premier Mario Monti ha detto che non c’è l’intenzione di dividere i sindacati: un bel salto di qualità rispetto al governo precedente”. Così Susanna Camusso, intervistata su La7 nella trasmissione l”Aria che tira’.
“Sul tema del lavoro sono state spesso spese parole a vanvera. E’ stato trattato come un tema estraneo che non aveva niente a che fare con la quotidianità, col risultato che ora ci troviamo davanti ai cinquantenni a rischio di perdere il lavoro”, ha proseguito Camusso. Per il presente, la segretaria della Cgil ha detto di auspicarsi che il ministero dello Sviluppo “diventi un vero luogo di discussione, a differenza di quello che è stato sotto il precedente governo”.
“Bisogna utilizzare le risorse che ci sono per un ‘piano del lavoro’”, ha proseguito Camusso. Per la leader Cgil, poi, “occorre smettere di fare ideologia sull’art. 18 e discutere di un mercato del lavoro che, tra le tante disparità, ha quella rappresentata dal fatto che i giovani non riescono a entrare e i lavoratori più anziani rischiano il posto”.
Il nostro, ha osservato, è ”un paese a bassa natalità in cui non si investe sul futuro e si spingono i giovani a rimandare i loro progetti”. Per questo, ”mandare la gente in pensione a 72 anni è una follia”. ”Servono – ha rimarcato – strumenti, ammortizzatori sociali e continuità di reddito, ma anche decidere dove si investe”. Quanto alla “cassa integrazione, va ripensata e non cancellata”.
Secondo la leader Cgil, poi, “ci sono aziende che vanno in crisi per la sbornia della finanza, dell’acquisizione della ricchezza a breve. Indifferentemente da quel che succede al lavoro. Bisogna invece salvare il prodotto”.
Il segretario della Cgil si è soffermata anche sull’enorme diffusione di partite Iva negli ultimi anni: “Si trattava non di casi singoli, ma di una modalità che si stava diffondendo. Non lo abbiamo capito. Apparentemente regolamentando si è invece voluto scardinare la normativa contrattuale”. “Sono per lanciare lo sciopero dei precari nel momento in cui sarò sicura che non li licenzino tutti: forse bisogna pensare prima a tutelarli”, ha detto il leader del sindacato di Corso d’Italia.