Raggiunta intesa sul fondo salva-stati. L’Eurogruppo promuove le misure di Monti

Accordo sul trattato istitutivo dell’Esm, da finalizzare però a marzo per quanto riguarda le cifre della sua dotazione, apprezzamento per il lavoro fatto dall’Italia e rinvio sulla Grecia, con la richiesta ai privati di accettare un tasso inferiore al 4% per il rimborso dei bond. Questo l’esito, la notte scorsa, della riunione dell’Eurogruppo che, ha commentato il premier Mario Monti – a Bruxelles nella veste di ministro dell’Economia – “è andata molto bene per l’Italia, che è un componente importantissimo dell’Eurozona”. “Quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo è stato molto apprezzato”, ha sottolineato al termine della riunione dei ministri delle Finanze dei 17.
Un riconoscimento espresso durante la conferenza stampa dal presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, secondo cui i suoi colleghi hanno accolto “con grande favore le misure importanti” adottate dal governo italiano nella “seconda fase” dedicata alle liberalizzazioni, che “serviranno a liberare il potenziale dell’economia italiana”. “Siamo fiduciosi che il governo dimostrerà la stessa determinazione nella riforma del mercato del lavoro, prossima priorità per l’Italia”, ha fatto eco il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, che già nel corso della riunione, dopo l’illustrazione delle misure da parte di Monti, aveva espresso il suo “grande apprezzamento” per “la forma e la velocità” con cui sono stati presi i provvedimenti.
Per quanto riguarda l’Esm, i ministri riuniti a Bruxelles hanno raggiunto un accordo sul trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità (Esm), che nascerà il prossimo primo luglio: l’Esm – che affiancherà l’Efsf, attivo fino al 2013 – potrà acquistare i bond dei Paesi dell’eurozona in difficoltà, dare il suo contributo nella ricapitalizzazione delle banche e concedere prestiti “precauzionali” ai Paesi che non sono nella necessità di un pacchetto di salvataggio. Ancora, secondo quanto spiegato da Juncker, il fondo salva-stati permanente potrà essere attivato con una decisione presa con una maggioranza dell’85% e non all’unanimità. Ma i lavori sull’Esm sono ancora “da finalizzare”, ha riferito Monti al termine della riunione. Resta infatti da decidere quale sarà la potenza di fuoco dell’Esm, tema su cui la Germania continua a mettersi di traverso. “Rivedremo l’efficacia della soglia complessiva di prestito di 500 miliardi di euro a marzo”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo.
Quanto al caso Grecia, Juncker ha rinnovato l’appello ad un accordo “il più presto possibile sui parametri e su un programma ambizioso di aggiustamento”. “Chiediamo che il governo greco raggiunga un accordo sul coinvolgimento dei privati”, ha ribadito il presidente dell’Eurogruppo, spiegando che i ministri dell’eurozona hanno respinto la richiesta delle banche che il rimborso dei bond avvenga a tassi di almeno il 4%. Secondo Juncker, ai privati dovrebbe essere offerto un accordo che preveda tassi “chiaramente al di sotto del 4%, ma ben oltre il 3,5%” offerto da Atene.