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Toghe, Governo battuto sulla responsabilita’ civile dei giudici. Passa l’emendamento della Lega

A scrutinio segreto, con 264 voti a favore e 211 contari, con il parere contrario del governo, la Camera ha approvato l’emendamento alla legge comunitaria, presentato dal leghista Gianluca Pini, che prevede modifiche relative alla responsabilità civile dei magistrati.
La norma prevede che “chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale”. La commissione a maggioranza aveva espresso parere contario e lo stesso il governo.
Il voto di oggi ha spaccato la maggioranza che sostiene il governo Monti, attraversando trasversalmente tutti i partiti. L’emendamento non sarebbe infatti passato se solo l’ex centrodestra, i 6 Radicali eletti nel Pd e al limite tutti i 20 deputati del Misto avessero votato sì. Conseguentemente l’approvazione è arrivata grazie all’apporto di franchi tiratori, probabilmente da ricercare tra gli esponenti del Terzo polo e del centrosinistra in generale.
Il ministro della Giustizia, Paola Severino, commenta: “La Camera ha votato. Dunque prendo atto, come sempre, della volontà del Parlamento. Confido però che in seconda lettura si possa discutere di come migliorarlo – aggiunge – perché, interventi-spot su questa materia, possono rendere poco armonioso il quadro generale. Lo ripeto – conclude il ministro della Giustizia – un provvedimento compessivo sarebbe stato preferibile”.
A reagire è anche l’Associazione nazionale magistrati secondo cui la norma sulla responsabilità civile è ”incostituzionale ”, una ”ritorsione contro la magistratura” e l’Anm ”valuterà ogni iniziativa per contrastare questa mostruosità giuridica”., avverte il segretario dell’Anm, Giuseppe Cascini.
Dure le reazioni di Pd e Idv. Il capogruppo Pd Dario Franceschini ha definito “grave” l’atteggiamento del Pdl “che si era impegnato con il governo” sul ritiro dell’emendamento ma poi in aula “ha fatto l’opposto”. E ha assicurato che il voto “avrà conseguenze”.
Per Antonio Di Pietro alla Camera si è commesso ”l’ennesimo delitto”, una ”vendetta e un ammonimento” contro i magistrati. ”Mentre i cittadini assistono allibiti alle ruberie della casta e i magistrati stanno scoprendo reati gravissimi, le Camere, invece di prendere provvedimenti contro coloro che violano la legge, prendono provvedimenti contro i magistrati”, rimarca. ”Ho paura – avverte il leader Idv – che questa volta, dopo vent’anni, non ci sarà solo una Mani Pulite giudiziaria, ma una nuova Mani Pulite del popolo che alzerà i forconi”.
Risponde alle accuse rivolte al Pdl Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera: “Gli attacchi al Pdl da parte di Bersani e di Franceschini sono del tutto ingiustificati – sottolinea – si è trattato di un voto libero, dato a scrutinio segreto che ha coinvolto tutti i gruppi parlamentari al di fuori di ogni schema precostituito”.
“D’altra parte – incalza Cicchitto – i numeri parlano chiaro: coloro che hanno votato a favore dell’emendamento sulla responsabilità civile dei giudici sono molto di più della somma dei deputati presenti in Aula appartenenti da un lato al Pdl e a Popolo e territorio e dall’altro alla Lega. Il gruppo dirigente del Pdl deve prendere atto della sensibilità esistente su questo tema nei vari gruppi parlamentari, compreso il Pd”, conclude.
Infine, per il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini: “E’ una cosa giusta, messa nel posto sbagliato. E poi, nel merito – aggiunge – , il testo andava formulato in modo migliore”.