Gennaio, inflazione in calo ma non per i prodotti più utilizzati

L’inflazione tendenziale in lieve frenata a gennaio. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (Nic), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 3,2% nei confronti di gennaio 2011. Era a +3,3% a dicembre 2011.
L’inflazione acquisita per il 2012, sottolinea l’Istat che oggi ha diffuso i dati provvisori, e’ pari all’1,6%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, e’ stabile al 2,4%. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo scende al 2,2% dal 2,3%, di dicembre.
Il rallentamento dell’inflazione deriva dal lieve aumento del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni (+3,9%, dal +3,8% di dicembre 2011), piu’ che compensato dal calo di quello dei servizi (+2,3%, dal +2,5% del mese precedente). Come conseguenza di tali andamenti, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di tre decimi di punto rispetto al mese di dicembre.
A gennaio, da un punto di vista settoriale, il piu’ rilevante effetto di sostegno alla dinamica congiunturale dell’indice generale deriva dai Beni energetici regolamentati (+3,5%) e da quelli non regolamentati (+4%).
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,8% su base mensile e del 4,2% su base annua (+4,3% a dicembre).Sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,8% su base mensile e aumenta del 3,4% su base annua, in decelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto a dicembre 2011 (+3,7%).