Fatti e disfatti/11

POLITICA

Questa doveva essere la settimana di Mitt Romney (altre primarie domani in cui si aspetta una sua vittoria), ma Obama è in testa. I sondaggi dimostrano che è stata la settimana in cui Obama lo ha scavalcato: gli elettori sono ora con lui 51 a 45. Le vittorie non sono bastate a diminuire il pessimo effetto che i ritardi di Romney nel presentare la denuncia delle tasse (nonchè quello che essa conteneva) hanno avuto sul pubblico.

Prima di Bill Clinton e Monica Lewinski ci furono Mimi Alford e John Kennedy. Esce Once upon a Secret (C’era una volta un segreto) il libro di memorie di una signora oggi 69enne che ricorda il suo amore con il presidente quando lei entrò alla Casa Bianca come stagista diciannovenne e finì solo con la morte di Kennedy, nel 1963. E al confronto con Bill, John Kennedy risulta in queste memorie molto più “spinto”: chiese alla giovane di fare sesso orale su un altro uomo, per poter stare a guardare, e insistette perché assumesse droghe.

Obama: per quanto riguarda l’Iran “preferiamo una soluzione diplomatica”. In una intervista alla Nbc stamattina, Obama ammette che gli Usa non conoscono a fondo la meccanica del governo iraniano, ma assicura che le informazioni sul programma nucleare sono “molto buone”.

La Casa Bianca minaccia l’Egitto: se processerete i 19 americani potremmo sospendere i finanziamenti di un miliardo e mezzo di dollari che passiamo al vostro Paese ogni anno. I 19 sono parte di un gruppo di 40 lavoratori di varie ONG catturati per finanziamenti illeciti. Uno degli americani è il figlio del ministro dei Trasporti Usa Ray LaHood.

Chiusa da stamattina l’ambasciata americana in Siria: tutto il personale ha già lasciato il Paese.

SOCIETA’

Nuovi problemi per le crociere: due navi che appartengono al gruppo Carnival, di cui fa parte la Costa, colpite da un virus intestinale. Quasi 500 passeggeri colpiti dal nanovirus.

Lo spettacolo del Superbowl:Madonna si riconferma regina delle scene con uno spettacolo imponente ispirato all’antico Egitto. La Chrysler domina invece la sezione spot pubblicitari con un lungo spot affidato a Clint Eastwood, “Fine del Primo Tempo”, dai toni patriottici, che inneggiano all’industria dell’automobile (e indirettamente aiutano Obama, che ha salvato Detroit)

SPORT

La vittoria dei Giants sui Patriot: il Superbowl incorona la squadra di New York (il cui stadio in realtà è nel New Jersey). Una partita combattutissima in cui i Giants sono andati in vantaggio quando mancavano 54 secondi alla fine.