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Carburanti, l’allarme del Codacons: In Italia un pieno costa il 12% in più che in Europa

La benzina non si ferma più e raggiunge un nuovo record storico. Eni ritocca i prezzi nel weekend e traina i prezzi in modalità servito verso altri record, con una media ponderata salita in modalità servito a 1,801 euro/litro (+0,6 centesimi) e punte sul territorio che – per via delle accise regionali – sfondano anche quota 1,9 euro/litro. E sale anche il diesel (in media attorno a 1,74), con picchi al Sud oltre 1,77. E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it e Staffetta Quotidiana, che mostrano rincari da parte del market leader di 0,8 cent euro/litro per la ”verde” (a 1,804 euro/litro) e 0,6 per il diesel (a 1,749 euro/litro). A muovere al rialzo anche Q8 (rispettivamente 1 centesimo e 0,7), Esso (1 centesimo e 0,5). Ritocchi solo sulla benzina per Shell (+0,7) e TotalErg (+0,5 ).
La soglia di 1,90 euro al litro, sottolinea il Codacons, rappresenta ”una stangata che per un pieno di benzina si traduce in 19,50 euro a pieno, considerato che il 20 febbraio 2011 si pagava mediamente, con servizio, 1,510 euro al litro. Un incremento del 25,8%”. Secondo il Codacons ”il ministro Corrado Passera deve convocare immediatamente, ad un unico tavolo di confronto, le associazioni di rappresentanza delle compagnie petrolifere, quelle dei gestori degli impianti e le associazioni di consumatori per stabilire regole ben più efficaci” sui carburanti di quelle previste nel decreto sulle liberalizzazioni.
”La situazione è gravissima” è l’allarme lanciato dalle associazioni Adusbef e Federconsumatori per le quali è ”urgente sterilizzare la tassazione applicando l’accisa mobile”.
Sui rincari interviene anche l’Adoc sottolineando che con un costo medio di 1,80 euro al litro l’Italia è diventato il Paese più caro d’Europa dove mettere benzina: per un pieno si spende in media il 12% in più che nel resto d’Europa, in un anno la differenza è di 350 euro. ”Un anno di rifornimenti costa in media 3.240 euro ad un italiano, il 12% in più della media europea, con un aggravio di spesa pari a circa 350 euro annui – spiega Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – L’Italia è il Paese europeo con i costi più alti dei carburanti, si spende il 10% in più che in Francia, il 7% in più che in Germania, il 20% in più della Svizzera e poco meno del 30% in più che in Spagna. Un pieno oggi costa 90 euro, in Europa mediamente si spendono 80 euro, in Svizzera si spendono circa 15 euro in meno ad ogni rifornimento”.
Mentre da un’analisi della Coldiretti, sulla base del servizio Sms consumatori, emerge che il prezzo di un litro di benzina alla pompa ha raggiunto quello di un chilo di lattuga (1,90 euro al chilo) e superato quello di broccoli (1,75 euro al chilo), di finocchi (1,65 euro al chilo) e di arance tarocco (1,60 euro al chilo) che hanno subito gli effetti del maltempo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, , in occasione del nuovo record storico raggiunto dal prezzo della benzina e del diesel. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – dell’effetto più evidente dei cambiamenti in atto nella distribuzione della spesa degli italiani. La spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande ed insieme assorbono quasi il 40 per cento delle spese degli italiani.