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Bill Gates incontra Monti a Roma. Nel 2004 il premier condannò la Microsoft con una multa record antitrust

”Mr. Monti I suppose…”. Se non proprio con l’aplomb di Henry Stanley che ritrova il disperso Livingstone in Africa, è lecito pensare che nell’incontrare Mario Monti, oggi a Palazzo Chigi, Bill Gates un minimo di imbarazzata formalità lo possa mettere in conto. Non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte quello che il ‘Wall Street Journal’ definì lo ‘zar antitrust’ della commissione europea proprio per la maxi-multa inflitta alla propria azienda, cioè Microsoft: con Monti commissario Ue alla concorrenza la società di Redmond fu condannata a pagare nel 2004 la cifra record di 497,2 milioni per abuso di posizione dominante .
Se dunque i temi nell’agenda dell’incontro saranno la lotta alla povertà e la sicurezza alimentare, visto che il fondatore di Microsoft è a Roma per partecipare ai lavori dell’Ifad (con la fondazione creata con la moglie Gates è ritenuto il più munifico filantropo al mondo), è tuttavia lecito pensare che al faccia a faccia a Palazzo Chigi almeno un’eco del ‘precedente’ storico tra Monti e il magnate-filantropo americano arrivi.
L’inchiesta dell’Antitrust europeo su Microsoft era stata sollecitata fin dal 1998 dalla concorrente Sun Microsystem che accusava la società di Gates di approfittare della diffusione capillare del sistema operativo Windows per escludere i competitor dal mercato dei server di fascia bassa, le reti di computer presenti nelle imprese. E’ del 2001 l’accusa formale da parte dell’Antitrust nei confronti della società di Bill Gates di aver soffocato la concorrenza abbinando al sistema operativo Windows la vendita del software Media Player. Tre anni dopo la condanna fortissimamente voluta dal commissario europeo Monti. Oltre alla multa, il gruppo di Gates venne condannato a consegnare i codici sorgente di Windows per rendere i server compatibili e rilasciare una versione del sistema operativo senza Windows Media Player (per non penalizzare gli altri produttori di riproduttori multimediali).