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Marò, prolungato il fermo per i due militari italiani. Ma la Farnesina assicura: Non andranno in carcere

Fermo prolungato di altri sette giorni per i due marò italiani accusati di aver ucciso due pescatori indiani. Lo hanno confermato fonti della Farnesina, spiegando che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, non dovranno andare in carcere.
“Per noi la priorità era e rimane la situazione dei nostri marò. Era fondamentale che potessero rimanere nello stato in cui si trovano e non essere trasferiti, come sarebbe stato possibile, in altra località”, ha detto il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura dopo la decisione del tribunale del Kerala. Dove stanno, i due marò “sono trattati benissimo, di fatto come ospiti. Era importante che la loro situazione non cambiasse e questo è stato ottenuto”, ha precisato l’ex inviato Onu, riferendosi alla foresteria dove si trovano i due italiani a Kochi.
Il secondo punto, ha sottolineato De Mistura, riguardava “la prova balistica, che è la prova del nove”. Era “fondamentale fosse effettuata con la partecipazione di personale specializzato italiano e ciò è stato ottenuto”. Infine il terzo punto è che, come richiesto, è stato riconosciuto che “la questione della gurisdizione merita approfondimento”. Adesso “continueremo a lavorare con il principio di non lasciare mai soli i marò e di scoprire cosa sia avvenuto”, ha detto De Mistura che per il momento rimarrà in India. “C’è ancora lavoro da fare qui e a Nuova Delhi”, ha spiegato. “Abbiamo indicato che le famiglie dei due pescatori meritano le nostre condoglianze e questo è stato apprezzato”, ha infine aggiunto De Misura.
”Desidero rassicurare le famiglie e la collettività che il governo è impegnato in tutte le sue articolazioni e in ogni minuto per consentire ai due fucilieri di Marina di sentire la vicinanza e di fruire della solidarietà concreta” volta a raggiungere l’obiettivo ”che perseguiamo”, ha detto dal canto suo il presidente del Consiglio Mario Monti intervenendo alla cerimonia d’apertura dell’anno accademico della Scuola ufficiali dei carabinieri.
Per il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, che ha espresso solidarietà alle famiglie dei pescatori indiani morti nei giorni scorsi, ”è il momento di misurare i toni per perseguire il risultato” della liberazione dei due militari italiani.
Intanto oggi il sindaco di Roma Gianni Alemanno, insieme a Giorgia Meloni e a Ignazio La Russa, ha esposto nella piazza del Campidoglio la foto dei due marò italiani. “Credo che il governo italiano possa riuscire a trovare rapidamente una soluzione diplomatica per riportare a casa questi ragazzi che hanno lavorato in acque internazionali, rischiando la vita e che devono essere trattati da soldati con tutti il rispetto che meritano i soldati”, ha detto il primo cittadino. “In tante occasioni in Italia sono avvenute situazioni gravi fatte da soldati stranieri eppure questi soldati stranieri sono rientrati nelle loro patrie. Ecco noi chiediamo che altrettanto avvenga in questo caso con i nostri soldati italiani”, ha concluso.