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Rossella Urru, manca la conferma della liberazione. Media della Mauritania: Nessuno scambio di prigionieri

Sono ore di angoscia e attesa in casa Urru, in via Brigata Sassari a Samugheo (Oristano), per i genitori e i fratelli di Rossella. Dalla Farnesina nessuna conferma sulla liberazione e l’accavallarsi di notizie sta mettendo a dura prova la resistenza dei genitori della cooperante, come ha detto ieri il parroco don Alessandro Floris uscendo da casa degli Urru. Per tutta la notte la famiglia ha atteso la telefonata dall’Unità di crisi della Farnesina, che però non è ancora arrivata in via Brigata Sassari.
Le trattative per arrivare alla liberazione di Rossella Urru e del poliziotto mauritano, Ould al-Mukhtar, non sono terminate e la notizia della loro liberazione è inesatta, ha riferito una fonte maliana citata dall’agenzia di stampa di Nouakchott ‘Ani’. Secondo questa fonte “il poliziotto mauritano è stato visto fino a ieri sera all’interno di un campo di al-Qaeda nel nord del Mali e quindi non è ancora libero”. La fonte non ha spiegato le cause che hanno ostacolato la trattativa, ma ha specificato che “ci sono quelli di al-Qaeda nel Maghreb islamico e i dissidenti della Jamaa tawhid wa al-Jihad che trattano con i governi di Mauritania e Italia. Questo perché al-Qaeda ha rapito a dicembre il poliziotto mentre gli scissionisti hanno rapito la Urru e i due spagnoli nel sud dell’Algeria”.
“La notizia su un accordo tra il governo mauritano e al-Qaeda per la liberazione di Rossella Urru e del poliziotto mauritano è falsa” ha affermato una fonte definita ‘bene informata’ del sito mauritano ‘Sahara Media’, che è tra quelli che ieri avevano annunciato la liberazione della nostra connazionale. Secondo quanto riferisce la fonte al sito arabo “la notizia circolata ieri su uno scambio di prigionieri per la liberazione dell’italiana e del poliziotto Ould al-Mukhtar in cambio del detenuto di al-Qaeda, Abdel Rahman al-Azawadi, è priva di fondamento”.
“Resta fitto il mistero sullo scambio che sarebbe dovuto avvenire ieri tra le autorità mauritane e i terroristi di al-Qaeda nel Maghreb islamico” si legge sul sito informativo mauritano ‘al-Akhbar’.
Mentre sul sito internet mauritano in lingua araba ‘Taqadoumy’ si legge che “fonti ufficiali maliane sostengono di non essere a conoscenza del rilascio della donna italiana e del poliziotto mauritano da parte di al-Qaeda nel Maghreb islamico”. Secondo quanto rivelano fonti locali a ‘Taqadoumy’, l’organizzazione di al-Qaeda nel Maghreb islamico avrebbe rinviato di una settimana l’ultimatum posto per la liberazione del poliziotto mauritano, Ould al-Mukhtar, per permettere ai mediatori di proseguire la trattativa per il suo rilascio. Il poliziotto, che ieri era stato dato dai media locali per liberato insieme a Rossella Urru, sarebbe ancora nelle mani dei terroristi che due mesi fa lo hanno sequestrato nel sud della Mauritania. Il sito non parla invece della nostra connazionale e della sua liberazione.
Si apprende intanto che i due cooperanti spagnoli rapiti assieme a Rossella Urru stanno “bene”. Lo hanno detto le autorità del Mali al ministro degli Esteri spagnolo arrivato a Bamako per cercare di accelerare la liberazione di Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez, secondo quanto riferiscono i media spagnoli.