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Lavoro, sempre più cassa integrazione: in aumento del 49,1%. Crollo del Pil

Dopo gli ultimi mesi in discesa torna a crescere la cassa integrazione: i dati di febbraio, segnala l’Inps, registrano una “inversione di tendenza”. Non solo a livello tendenziale,+16,8% rispetto a febbraio 2011, ma anche a livello congiunturale, rispetto allo scorso gennaio e complessivamente rispetto alla scorso quadrimestre: la cassa integrazione e’ infatti aumentata rispetto al mese precedente del 49,1%, 82 milioni di ore a febbraio contro 55 milioni a gennaio.
E passando al dettaglio per tipologia di prestazione, gli interventi ordinari (Cigo) risultano in aumento del 23,9% rispetto a gennaio, essendo passati da 20,3 a 25,1 milioni di ore. Rispetto al febbraio del 2011, quando le ore autorizzate erano state 19,1 milioni, l’aumento e’ del 31,4%. L’incremento e’ attribuibile in larga misura alle autorizzazioni riguardanti il settore industria, aumentate del 56% rispetto ad un anno fa, mentre la cigo relativa al settore edile registra invece una diminuzione, rispetto al febbraio 2011, del -21,5%.
Gli interventi straordinari (Cigs) di febbraio ammontano a 25,8 milioni di ore, con un aumento del 20,4% rispetto a gennaio (21,4 milioni), mentre rispetto al febbraio 2011 (28,9 milioni) si registra una diminuzione del -10,9%. In questo caso, la variazione negativa e’ da attribuire al settore industriale, che registra un calo del -19,6% rispetto alle ore autorizzate a febbraio 2011.
Per quanto riguarda gli interventi in deroga (Cigd), i 31,1 milioni di ore autorizzate nel mese di febbraio 2012, rispetto ai 22,1 milioni di febbraio 2011, fanno registrare un aumento del 40,4%.
”Le ore di cassa integrazione autorizzate in febbraio, che come di consueto superano quelle di gennaio – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – segnano una interruzione nell’andamento tendenziale degli ultimi tempi, che si presentava in costante discesa. Occorrera’ comunque aspettare i prossimi mesi per comprendere qual e’ l’effettiva tendenza di questo 2012.”
Nel quarto trimestre 2011 il pil è calato dello 0,3% sia nell’eurozona che nell’Ue a 27 paesi, mentre in Italia è crollato dello 0,7%. Sono i dati confermati da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, che convalida così la stima flash diffusa lo scorso 15 febbraio. Nel terzo trimestre dello scorso anno il pil dell’eurozona aveva segnato +0,1%, quello dei 27 +0,3%, mentre quello dell’Italia -0,2%. Rispetto invece all’ultimo trimestre 2010, il pil dei 17 è cresciuto dello 0,7% e quello dei 27 dello 0,9%, mentre quello italiano è calato dello 0,5%.
Durante gli ultimi tre mesi del 2011, la spesa per i consumi finali delle famiglie è calata dello 0,4% nell’eurozona e dello 0,2% nell’Ue-27, mentre le esportazioni sono calate rispettivamente dello 0,4% e dello 0,1%. Calo anche per le importazioni, con -1,2% nei 17 e -0,8% nei 27.
Complessivamente, spiega Bruxelles, nel corso dell’intero 2011 il pil è cresciuto dell’1,4% nell’eurozona e dell’1,5% nell’Ue a 27 paesi, rispetto al +1,9% e al +2,0% registrati nel 2010 dalle due zone.
Nell’ultimo trimestre del 2011 gli Usa sono cresciuti, segnando +0,7% dopo il +0,5% del terzo trimestre. Complessivamente, però, il pil degli Stati uniti nel 2011 e’ aumentato dell’1,7% dopo il +3,0% del 2010. Il Giappone, invece, negli ultimi tre mesi dello scorso anno ha registrato una crescita negativa dello 0,6% dopo il +1,7% del trimestre precedente. Nel 2011, però, il pil giapponese si è complessivamente contratto dello 0,9%, dopo il +4,4% del 2010.