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Musy, resta grave l’assessore sparato a Torino. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi

Sono stabili ma restano molto gravi le condizioni di Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc e avvocato che si occupa di di fallimenti e cause di lavoro, ferito ieri mattina in un agguato nel cortile di casa. Ricoverato nel reparto di neurorianimazione delle Molinette, Musy è in coma farmacologico e la prognosi resta riservata. Ieri era stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico durato 4 ore per evacuare un ematoma subdurale acuto in testa che premeva sull’encefalo, e per estrarre uno dei due proiettili che lo hanno raggiunto durante l’aggressione.
Intanto sono andati avanti fino a tarda notte in Questura a Torino i colloqui con la moglie, i familiari, i vicini di casa e i colleghi di lavoro di Musy. Oggi gli agenti della Squadra mobile e della Digos continueranno ad ascoltare persone vicine al politico. Prosegue anche l’analisi dei filmati delle telecamere della zona e la raccolta delle testimonianze di chi potrebbe aver visto qualcosa: diversi testimoni hanno riferito di aver notato, perché era insolito, un uomo con il casco sia prima che dopo l’agguato camminare per strada a quasi un chilometro di distanza dall’abitazione di Musy. In alcune immagini delle telecamere dei locali vicino al civico 35 di via Barbaroux dove abita Musy, si vede un uomo camminare con il casco integrale, un soprabito scuro e un piccolo pacco in mano. Le indagini, fanno sapere gli inquirenti, proseguono a tutto campo.