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Agguato Musy, il consigliere è ancora in pericolo di vita. Si scava nella vita privata, non è escluso un errore

Gli investigatori della Squadra Mobile di Torino stanno continuando a scavare nella vita professionale e privata di Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc ferito mercoledì mattina da diversi colpi di arma da fuoco nel cortile di casa da un uomo con il viso coperto da un casco bianco.
Ieri gli inquirenti stavano valutando la posizione di due uomini che per diverse ragioni legate al lavoro avevano avuto qualche tensione con Musy ma sembra che entrambi si trovassero altrove quella mattina.
Quasi scartata la pista terroristico-politica, gli inquirenti stanno ricostruendo tassello per tassello le conoscenze e i contatti del consigliere per individuare chi poteva avere qualche motivo di rancore verso di lui. Non si scarta nemmeno l’ipotesi di un errore e che Musy si sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Quello che sembra certo, dalla ricostruzione dei fatti, è che l’aggressore non fosse un professionista: ha camminato per quasi un chilometro per la città con il casco in testa e un pacco in mano e ha sparato in modo scomposto prima di uscire e ripercorrere a piedi le vie del centro, sempre tenendo il casco in testa e il pacco con sé.
Mario Illengo, direttore del reparto di neurianimazione dove il consigliere comunale dell’Udc è ricoverato, ha dichiarato che Musy “resta in pericolo di vita e qualsiasi previsione è prematura, ma bisognerà attendere almeno sette giorni per formulare qualche ipotesi attendibile”.
“Per i primi giorni in pazienti di questo genere – ha aggiunto il medico – la situazione è particolarmente instabile e per questo viene continuamente monitorato”. Quanto alle possibilità di recupero futuro, il direttore della neurorianimazione ha ricordato che “la letteratura medica va dal completo recupero dell’autonomia a un recupero parziale fino a ipotesi più drammatiche, ma è troppo presto per fare qualsiasi previsione”. “In ogni caso, non abbiamo in previsione – ha concluso – di sospendere la sedazione farmacologica”.
Nelle ultime 24 ore, si legge nel bollettino dei sanitari delle Molinette dove Musy è ricoverato in prognosi riservata e mantenuto in coma farmacologico, le condizioni neurologiche permangono stabili perdurando la loro gravità. Si continua, prosegue il bollettino, il controllo quotidiano delle lesioni con tac ed elettroencefalogramma e la valutazione della pressione intracranica. I parametri vitali cardiorepiratori mantengono al momento valori normali grazie al supporto farmacologico per il circolo e alla ventilazione meccanica, conclude la nota.