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E’ morto a Lisbona Antonio Tabucchi. Addio allo scrittore italiano innamorato del Portogallo

Lo scrittore e e saggista Antonio Tabucchi è scomparso a Lisbona all’età di 68 anni, stroncato da un cancro. Pisano, nato il 23 settembre del 1943, è stato l’autore di ‘Notturno indiano’, ‘Sostiene Pereira‘ e ‘Requiem’. Il suo primo libro fu ‘Piazza d’Italia’, pubblicato nel 1975 da Bompiani, l’anno scorso uscì da Sellerio, ‘Racconti con figure’.
Non è un caso che Tabucchi abbia scelto di morire in Portogallo e che in quel Paese resteranno le sue spoglie. Lo scrittore, era infatti fortemente legato al Portogallo, attraverso il filtro del ‘collega’ Fernando Pessoa, della cui opera è stato il maggior critico e traduttore.
Una fascinazione che risale agli anni Sessanta, quando conosce l’opera di Pessoa studiando alla Sorbona, al punto di apprendere poi il portoghese per meglio comprenderlo; una fascinazione che sarà complice del suo matrimonio con la portoghese María José de Lancastre, sua compagna anche nell’avventura di tradurre e spiegare Pessoa.
A Lisbona, città natale della moglie, dove dal 1985 al 1987 era stato anche direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, viveva abitualmente per sei mesi l’anno, trascorrendo gli altri sei in Toscana, dove insegnava Letteratura all’università di Siena. I testi di narrativa e saggistica di Tabucchi sono stati tradotti in 18 nazioni. Fra i tanti premi ricevuti il francese Médicis étranger per ‘Notturno indiano’ e il Super Campiello, il Premio Scanno e il Premio Jean Monnet per la Letteratura Europea per ‘Sostiene Pereira’ (1994), la sua opera probabilmente più nota dalla quale il regista Roberto Faenza trae il film omonimo (1995) in cui affida a Marcello Mastroianni la parte di Pereira.
Nato a Pisa, ma cresciuto alle porte della città toscana, nel borgo di Vecchiano dove avevano casa i nonni materni, Tabucchi inizia un’intensa stagione di viaggi durante gli anni dell’università ed è a Parigi che scatta il suo innamoramento per Pessoa, a partire dalla lettura del poema ‘Tabacaria’.
Un innamoramento che lo porterà a Lisbona, poi a laurearsi, nel 1969, con una tesi sul surrealismo in Portogallo e ad insegnare lingua e letteratura portoghese a Bologna.E’ del 1973 ‘Piazza d’Italia’, con al centro le vicende di una famiglia di anarchici toscani; nel 1978 pubblica ‘Il piccolo naviglio’; nel 1981 ‘Il gioco del rovescio e altri racconti’; nel 1983 ‘Donna di porto Pim’. Il successo arriva nel 1984 con ‘Notturno indiano’, da cui nel 1989 è stato tratto un film di Alain Corneau. Nel 1985 pubblica ‘Piccoli equivoci senza importanza’, l’anno dopo ‘Il filo dell’orizzonte’ che diventerà anch’esso film, nel 1993 con la regia del portoghese Fernando Lopes. ‘I volatili del Beato Angelico’ e ‘Pessoana Mínima’ arrivano nel 1987; nel 1988 la commedia I’ dialoghi mancati’.Nel 1989 la consacrazione internazionale: il presidente della Repubblica portoghese gli conferisce l’Ordine Do Infante Dom Herique e nello stesso anno è nominato Chevalier des Arts et des Lettres dal Governo francese. la sua produzione letteraria e saggistica si sussegue incessante, fruttandogli fra l’altro il premio Pen Club Italiano per ‘Requiem’, scritto in portoghese nel 1992 e poi tradotto in italiano. Nel 1994 Tabucchi conosce la notorietà con il grande successo di pubblico del romanzo ‘Sostiene Pereira’, il cui personaggio protagonista diventa simbolo della libertà d’informazione per gli oppositori di tutti i regimi antidemocratici. L’ultimo librio pubblicato è ‘Racconti con figure’, con Sellerio, nel 2011.
Tabucchi, che era malato da tempo, era ricoverato nell’ospedale Cruz Vermelha di Lisbona. A quanto riportano i media locali i funerali dello scrittore italiano dovrebbero tenersi giovedì a Lisbona.