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Siria, cessate il fuoco in vigore in tutto il paese ma in alcune zone si spara ancora

E’ entrato in vigore stamani alle 6 ora locale (le 7 del mattino in Italia) il cessate il fuoco in Siria, come previsto dall’ultimatum contenuto nel piano di pace dell’inviato speciale per la crisi in Siria di Lega Araba e Onu, Kofi Annan.
Ma secondo il leader del Consiglio nazionale siriano dell’opposizione (Cns) Burhan Ghalioun “si spara ancora in alcune zone della Siria. “L’esercito del regime di Bashar al-Assad – ha precisato alla tv satellitare ‘al-Arabiya Ghalioun – ha aperto il fuoco oggi in alcune zone”. Secondo l’oppositore siriano, “abbiamo perso le speranze che il regime voglia rispettare il piano di Kofi Annan”.
In precedenza Omar Homsi, un attivista di Homs, nella Siria centrale, aveva dichiarato che c’erano stati degli scontri a fuoco in alcune zone periferiche della città fino a poco prima delle 6 locali. Il governo siriano ieri ha informato con una lettera Annan che da stamani sarebbero cessate “le operazioni dell’esercito “su tutto il territorio. Nella lettera Damasco si è riservata comunque “il diritto di rispondere proporzionalmente a qualsiasi attacco eseguito da gruppi armati di terroristi contro civili, forze governative o beni pubblici e privati”.
Intanto oggi il regime di Bashar al-Assad ha lanciato oggi un appello a tutti i profughi siriani che sono fuggiti all’estero o in altre città del Paese affinché facciano ritorno nelle proprie case. Con un messaggio apparso sugli schermi della tv di Stato di Damasco “il ministero dell’Interno chiede a tutti coloro che hanno lasciato le proprie case, per andare nei Paesi vicini o in altre città, di ritornare”.