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Soldi ai partiti, trovata l’intesa: ora i conti li controlla la commissione trasparenza e bilanci

I partiti battono un colpo. Dopo giorni di discussioni e di impegni formali presi ai piu’ alti livelli istituzionali, la riforma per introdurre regole piu’ stringenti sui bilanci dei partiti comincia a prendere forma. Sono stati gli sherpa di Pdl, Pd e Terzo polo, nel corso di una lunghissima riunione, a individuare la formula sulla quale stringere l’intesa politica che puo’ permettere alla nuova legge di vedere la luce in Parlamento.
Tra i punti chiave dell’accordo i controlli affidati a una Commissione sulla trasparenza a partire dai rendiconti del 2001, pubblicazione dei bilanci su Internet, obbligo di investire esclusivamente in titoli di Stato e impegno a trasformare l’intesa “in norma di legge nel giro di pochi giorni”. Nel caso di irregolarità saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte la misura delle irregolarità stesse.
Il primo a sbilanciarsi e’ stato Pier Luigi Bersani: l’accordo sulla riforma dei partiti “va in porto sostanzialmente oggi”, ha detto il leader del Pd che ha anche riunito i vertici del partito proprio per valutare l’intesa degli sherpa. “Si sta lavorando a una soluzione che potrebbe essere tradotta in un emendamento alla norme sul fisco e che riguarda un sistema di regole e controlli sui bilanci”, ha spiegato il segretario del Pd.
Il controllo dei conti dei partiti, che secondo l’intesa sara’ affidato ad una commissione ad hoc formata da magistrati della Corte di cassazione, Corte dei conti e Consiglio di Stato, per Bersani sara’ garantito dal “massimo possibile di garanzia di terzieta’”. Inoltre, ci sara’ “un rinvio dell’erogazione delle risorse previste a luglio”, ha detto sempre il leader democratico riferendosi alla tranche di 100mln di euro rinviata a “una scadenza” da definire una volta che si mettera’ mano all’art. 49 della Costituzione. La discussione su questo punto e sulle regole per il finanziamento dei partiti e’ calendarizzata a maggio alla Camera.
Anche il Pdl conferma con Angelino Alfano l’impegno per una rapida approvazione delle nuove norme. “Abbiamo i conti in regola nel Pdl e non temiamo controlli. Siamo non pronti ma prontissimi a procedere con la massima rapidita’ per l’approvazione di una legge sulla trasparenza dei finanziamenti pubblici dei partiti”, ha spiegato.
Sì ad un intervento sui conti per Pier Luigi Bersani ma difendendo pero’ il principio del finanziamento pubblico all’attivita’ politica.”Mettere tutti nel mucchio rischia di far arrivare a un punto di non ritorno. La democrazia -ha sottolineato il leader Pd- da sempre e’ vissuta con un sostegno alla politica, e da qui non si puo’ deflettere. La politica e’ sempre vissuta con il sostegno pubblico per evitare che il piu’ ricco e potente facesse il burattinaio”.
Sulla restituzione dell’ultima tranche dei rimborsi aveva invece insistito in particolare Antonio Di Pietro: “Proponiamo che il rimborso di giugno di 100mln di euro non venga consegnato ma usato dal governo per interventi urgenti in materia sociale”, ha detto il leader Idv che intanto ha “avviato un percorso autonomo: un referendum abrogativo dell’attuale legge sul finanziamento e una legge di iniziativa popolare che va nella stessa direzione”.
Nel merito, Di Pietro ha chiesto di “introdurre un tetto ai rimborsi: per il referendum sono previsti 500mila euro. Inoltre, il versamento dei rimborsi deve avvenire a posteriori e a condizione che sia documentato e verificato della Corte dei conti”. Per quel che riguarda i sistemi di finanziamento, Di Pietro ha spiegato: “Va bene un meccanismo come quello del 5xmille ma si deve introdurre il divieto per le societa’ pubbliche e la soglia di 5mila euro per i privati”.