Bufera sulla sanità lombarda, Formigoni: Mai ricevuto regali e con Daccò era solo una vacanza

”Non ho mai ricevuto regalie da nessuno e nemmeno un euro”. Così il presidente della Regione Lombarda, Roberto Formigoni, interviene su quanto riportato questa mattina dal Corriere della Sera sull’indagine sulla sanità lombarda e cioè di avere effettuato alcuni viaggi pagati da Pierangelo Daccò, coinvolto nello scandalo che ha colpito in questi giorni la Fondazione Maugeri e già arrestato per il caso San Raffaele.
”Si tratta di una bolla di sapone – ha sottolineato Formigoni – e quello che è grave è il fango mediatico buttatomi adosso, la speculazione politica, l’attacco contro Roberto Formigoni e la Regione Lombardia da cui mi difenderò”.
Riferendosi al viaggio a Parigi che, secondo quanto riportato nell’articolo, Daccò ha pagato a Formigoni, a suo fratello e ad altri vicini al governatore, Formigoni spiega di volere anzituttto ”verificare se quel viaggio l’ho svolto veramente”. Poi riferendosi agli autori dell’articolo in questione, si domanda se ”nessuno ha mai fatto vacanze di gruppo? Come si organizza un viaggio? C’è chi pensa ai biglietti, chi a organizzare le escursioni, chi ai ristoranti e alla fine della vancaza si fanno i conti e se c’è da pareggiarli li si pareggia. I giornalisti che hanno redatto l’articolo non sono mai andati in viaggio in gruppo? Se non lo hanno mai fatto sono veramente tristi, sfigati e malinconici. Io faccio viaggi di gruppo come tutti gli italiani e non c’è nessun problema, nessuna irrgolarità nel farlo”.
”Per questo – annuncia Formigoni – tutelerò il mio onore. Probabilmente il buon governo di Regione Lombardia dà fastidio a Molti. In 17 anni hanno tentato in tutti i modi di screditarmi ma sono stati politicamente sconfitti. In questo momento di crisi della politica a livello nazionale – osserva Formigoni – evidentemente c’è chi ha interesse a denigrare e indebolire l’amministrazione italiana più forte. Chi mi tira in ballo tende a usarmi come paravento”.
Tornando ai suoi rapporti con Dacco’ ”lo conosco da trent’anni, mi e’ capitato di passare qualche giorno con lui in un gruppone, poi – precisa – e’ ovvio che ciascuno fa il suo mestiere”.
Fonti della Procura milanese, intanto, precisano che il Governatore non è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri.