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Allarme Bankitalia, un trimestre nero: giovani senza lavoro al 18% e famiglie impoverite. Meglio i conti pubblici

Impennata della disoccupazione nell’ultimo trimestre dell’anno: il tasso è schizzato al 9,6% rispetto all’8,7% registrato lo stesso periodo del 2010. Un dato che si avverte in misura maggiore nelle fasce giovanili dei lavoratori: il tasso di disoccupazione delle persone con età compresa tra 15 e 34 anni è infatti aumentato di 1,5 punti percentuali, al 17,8%. Una dinamica a cui ha contribuito, si legge ancora ,”l’ulteriore deterioramento delle prospettive lavorative nelle fasce più giovani della popolazione” e, invece, l’accelerazione dell’offerta di lavoro in quelle più anziane. Sospinto dal prolungamento della vita lavorativa, infatti, il tasso di attività delle persone, con età compresa fra i 55 e i 64 anni è salito al 40,8%, dal 38,4 di un anno prima. Bankitalia certifica inoltre una battuta d’arresto per l’occupazione nell’ultimo trimestre 2011.
Dal Bollettino economico di Bankitalia parla anche di consumi deboli e capacità di spesa in calo per le famiglie italiane. I consumi delle famiglie, dopo aver ristagnato nel primo semestre del 2011, nel secondo sono diminuiti dello 0,8%rispetto al semestre precedente. Alla modesta crescita dei servizi si è contrapposta la significativa riduzione dei consumi di beni, in particolare di quelli durevoli (-4,4% sul semestre precedente). Sulla spesa delle famiglie ha inciso nel 2011 l’ulteriore riduzione del reddito disponibile reale che, risentendo dell’accelerazione dei prezzi al consumo, è diminuito dello 0,5%. A partire dal 2008 la capacità di spesa delle famiglie è scesa complessivamente di quasi il 5%. E’ proseguita la tendenza flettente del tasso di risparmio, diminuito nel 2011 di 0,7 punti, al 12%. La debolezza dei consumi si è protratta anche all’inizio di quest’anno, soprattutto nella componente di beni durevoli.
Nei primi tre mesi del 2012 il pil dovrebbe registrare un calo nell’ordine di quello registrato nel quarto trimestre del 2011 pari a -0,7%. E’ la stima contenuta nel Bollettino di Bankitalia. Le previsioni sull’andamento del pil sono caratterizzate da un’elevata incertezza: ”La possibilità che una ripresa prenda avvio dalla fine dell’anno e si rafforzi nel 2013 dipende soprattutto – sottolinea Bankitalia – dagli andamenti dei mercati finanziari e dai rendimenti dei titoli di Stato”. ”Tali rendimenti – prosegue Bankitalia – si sono avvicinati allo scenario più favorevole prospettato nel Bollettino economico dello scorso gennaio; la volatilità resta però molto elevata”.
Quanto ai conti pubblici, per il 2012 è previsto un ”ampio miglioramento”, nonostante la caduta attesa del prodotto”.
”Le misure di liberalizzazione e di semplificazione amministrativa recentemente approvate possono stimolare la crescita del prodotto potenziale e incidere positivamente sulle aspettative”, sottolinea ancora l’istituto di via Nazionale. Nella stessa direzione, evidenzia Palazzo Koch, ”va la proposta di riforma del mercato del lavoro, che punta ad attenuarne la segmentazione razionalizzando gli ammortizzatori sociali e riequilibrando la convenienza relativa delle diverse forme di flessibilita’ nell’uso del lavoro”. ”Restano, tuttavia- avverte Palazzo Koch- rischi molto elevati, riconducibili al riavvio delle tensioni sui mercati finanziari europei e a un rallentamento piu’ pronunciato del commercio mondiale”.