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Scontri a Roma, nuovi arresti in tutta Italia: non solo indignati ma anche ultrà del calcio tra i manifestanti ad ottobre

Maxi-retata delle forze dell’ordine in sei diverse città per le devastazioni e i saccheggi avvenuti il 15 ottobre scorso a Roma durante la manifestazione degli “indignati“.
L’operazione – che oltre alla Capitale ha interessato anche Teramo, Ancona, Civitanova Marche (Macerata), Padova e Cosenza- ha portato all’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e sei obblighi di dimora, nonchè di 14 decreti di perquisizione locale e personale nelle stesse località. I reati contestati sono quelli di devastazione e saccheggio, oltre alla resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale.
L’attività investigativa, coordinata dal pool antiterrorismo della Procura della Repubblica di Roma, è stata condotta in stretta collaborazione dal Ros e dalla Digos di Roma, che negli ultimi mesi sono riusciti a identificare i soggetti che si erano resi responsabili delle gravi derive violente devastando numerosi istituti bancari, esercizi commerciali, Uffici del Ministero della Difesa, oltre ad avere incendiato numerose autovetture e un blindato dell’Arma dei carabinieri.
Le indagini sono state sviluppate nei confronti di soggetti inseriti all’interno dell’area antagonista e anarchica nazionale, nonché in direzione di alcune componenti provenienti dalle tifoserie ultras. Tra queste emergeva un gruppo proveniente dalla provincia di Teramo, all’interno del quale erano inseriti esponenti dell’area antagonista e di ”azione antifascista Teramo”, resisi responsabili di più azioni criminose lungo lo svolgimento del corteo e in particolare dell’assalto e dell’incendio al furgone blindato dell’Arma dei Carabinieri.
L’operazione ha riguardato l’esecuzione di: 5 misure cautelari a Roma (2 arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla pg); 4 misure degli arresti domiciliari a Teramo e provincia, nei confronti di esponenti di ”azione antifascista Teramo” e delle locali frange violente delle tifoserie; una misura degli arresti domiciliari ad Ancona; 3 misure dell’obbligo di presentazione alla pg a Padova, Cosenza e Macerata, nonche’ 14 decreti di perquisizione locale e personale nelle stesse localita’.
All’esecuzione dei provvedimenti fuori provincia hanno partecipato le locali articolazioni della Digos e del Ros. La conferenza stampa sull’operazione si terra’ alle ore 10.00 alla Procura della Repubblica di Roma.