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Veni, vidi, bici: la carica delle due ruote ai Fori Imperiali per il “Salvaciclisti”

“Già un migliaio di biciclette ai Fori Imperiali per #salvaciclisti“, scrive un utente su Twitter. Sono appena le 15 a Roma e c’è un sole estivo. Illumina i tanti ciclisti che hanno affollato il centro della Capitale (chiuso al traffico) in nome dello slogan, “Veni, vidi, bici“, che sostiene la manifestazione organizzata da ‘Salvaciclisti’ per avere una ‘città a misura di bicicletta’ e all’insegna della sicurezza. Una carica di due ruote che vede protagonisti adulti e bambini. E anche coloro che, arrivati da altre città d’Italia, la bici non l’hanno con sé.
Si tratta di una manifestazione “statica”, spiegano gli organizzatori, “perché per chiedere più sicurezza sulle strade non serve una bicicletta, serve il buon senso”. Tutti in bici, insomma “a Roma e a Londra”, si legge in un tweet di un sostenitore su #salvaciclisti. Il pensiero di altri navigatori va anche a chi pedalando ci ha lasciato la pelle. Come nell’ultimo fatto di cronaca accaduto nel napoletano. Ricordandolo un twitteriano scrive: “Vogliamo una mobilità libera ecologia e accessibile a tutti”.
L’appuntamento di oggi prevede un ricco programma tra musica, giochi e intrattenimenti. Dopo il via alla manifestazione, alle 15, prenderanno la parola i coordinamenti locali di #salvaiciclisti. Alle 16.30: flash mob ‘tutti giù a terra’ con la bicicletta per ricordare la strage di ciclisti: le 2.500 persone uccise sulla strada in meno di dieci anni e rialzata ‘Basta: oggi l’Italia cambia strada’. Alle 16.35: annuncio dei prossimi appuntamenti di #salvaiciclisti e non solo. Dalle 17.00: liberi di sciamare in allegria per le strade di Roma. Chi volesse potrà incontrare Pio La Bici, il portavoce della campagna #salvaiciclisti. Alle 17.30: Pio La Bici chiede simbolicamente l’asilo politico all’Ambasciata del Regno Unito (Porta Pia).
Per la prima volta due grandi metropoli, Londra e Roma, si mobilitano contemporaneamente per la sicurezza stradale. La manifestazione è infatti un’iniziativa trasversale sostenuta, tra l’altro, anche da Legambiente.
Purtroppo, spiega Alberto Fiorillo, responsabile nazionale Aree Urbane Legambiente, “nelle nostre città muoiono ogni anno mille persone, tra ciclisti e pedoni, investite da veicoli a motore, un quarto del totale dei morti in incidenti stradali. La politica sta ora discutendo l’ipotesi dell’introduzione del reato di omicidio stradale”.
”Imporre il rispetto delle norme multando sistematicamente le violazioni del codice e abbassare i limiti nei centri urbani ovunque sia possibile – aggiunge Fiorillo – non sono interventi per tutelare i cosiddetti utenti deboli, ciclisti e pedoni, ma la precondizione per stimolare una mobilità più attenta alla sicurezza e alla qualità della vita”.
E non è un caso che la manifestazione nazionale sia proprio ai Fori Imperiali, un ‘palcoscenico archeologico’ unico ma soffocato ogni giorno dal traffico e dove nell’ottobre del 2009 è morta Eva Bodhalova, la ciclista uccisa da un taxi mentre tornava a casa. L’area dei Fori è tagliata in due da un’arteria stradale sempre trafficata; i romani attendono da 32 anni il completamento del piano del sindaco Petroselli che nel 1980 prevedeva la completa chiusura al traffico della zona. #Salvaciclisti dimostrerà come i Fori possono essere liberi dal traffico, presentando, tra le richieste, la definitiva ciclopedonalizzazione dell’area.