L’istat conferma: L’Italia non cresce, il Pil va giù dello 0,8%

Nel primo trimestre del 2012 il prodotto interno lordo italiano è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno. Lo comunica l’Istat correggendo al ribasso la precedente stima preliminare, diffusa il 15 maggio scorso, che aveva rilevato la stessa diminuzione congiunturale ma una diminuzione tendenziale dell’1,3%.
La variazione del Pil acquisita per il 2012 è pari a -1,4%, spiega l‘Istat che segnala come tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della Pubblica amministrazione, siano “risultate in diminuzione, in un contesto di marcata contrazione delle importazioni e di lieve calo delle esportazioni”.
Particolarmente debole la domanda interna che, al netto delle scorte, ha sottratto 1,2 punti percentuali alla crescita del Pil (-0,6 i consumi delle famiglie, -0,7 gli investimenti fissi lordi, mentre la spesa della P.a. ha contribuito positivamente per 0,1 punti percentuali). Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,5 punti percentuali), mentre le esportazioni hanno offerto un contributo positivo per 0,9 punti percentuali. L’andamento dell’offerta mostra variazioni congiunturali negative per il valore aggiunto dell’industria (-2,0%) e dei servizi (-0,6%), mentre quello dell’agricoltura è aumentato del 4,9%.