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Lavoro, Fornero apre alle modifiche sul testo ma attacca l’Inps sugli esodati. Squinzi la boccia: Riforma boiata

“Non c’è dogmatismo in questa riforma del lavoro, il che significa che bisogna anche essere disposti e preparati a monitorarla, a vedere se gli effetti si discostano e in quale misura dagli obiettivi che ci si è posti e così, dovesse succedere, bisogna avere anche la disponibilità eventualmente a cambiare qualcosa”. E’ il messaggio che arriva dal ministro del Lavoro Elsa Fornero, durante un intervento telefonico all’incontro ‘Occupazione welfare, servizi per il lavoro’ della Fondazione Craxi.
L’invito del ministro è ad avere “un approccio pragmatico e una valutazione in itinere”, perché, aggiunge, “la riforma è complessa e quindi dobbiamo fare nostro un atteggiamento pragmatico”. Fornero, quindi, evidenzia come “il controllo in itinere delle riforme vada usato come metodo affinché contribuiscano al cambiamento” auspicato.
La riforma del lavoro, torna ad evidenziare Fornero, “è buon equilibrio tra esigenze spesso contrapposte delle diverse parti. Se ci sforziamo tutti insieme di guardare alle cose positive che ci sono nella riforma, all’equilibrio che realizza, credo che faremo un buon passo verso la direzione di un futuro migliore per il Paese”.
Che la riforma del mercato del lavoro potrà subire cambiamenti “mi sembra un modo per uscire dall’angolo” ha commentato a stretto giro il leader della Uil, Luigi Angeletti, per il quale “promettere che si modificherà mi sembra un modo per dire ‘votate e state zitti’” visto che “sono sette mesi che parliamo di riforma del lavoro”. A giudizio del segretario generale della Uil in ogni caso i tempi sono stretti. “Se non fanno la riforma entro il 28 giugno non la fanno più”, sottolinea.
A confermare la linea del Pd sul ddl lavoro è Dario Franceschini, al termine di una riunione alla Camera con i componenti della commissione competenti, cui ha preso parte anche il segretario Pier Luigi Bersani, alla vigilia dell’incontro tra i capigruppo di maggioranza e il ministro Fornero. “Dalla riunione di oggi ci aspettiamo risposte precise sulle modalità per correggere il provvedimento sul mercato del lavoro e per risolvere il problema degli esodati – ha detto Franceschini – Noi siamo consapevoli della forza maggiore che il presidente del Consiglio avrebbe al vertice del 28 con la riforma approvata e siamo pronti a fare quel che serve per avere questa forza. Ma abbiamo sempre detto che ci sono molte cose da modificare sul mercato del lavoro e poi c’è il problema, ormai riconosciuto da tutti, degli esodati”.
Durissimo il giudizio di Confindustria. La riforma del lavoro “è una boiata” ma “non possiamo fare altro che prenderla così com’è perché dobbiamo presentarci al summit europeo del 28 giugno con una proposta approvata” afferma il presidente Giorgio Squinzi, che esprime l’auspicio di cambiare il provvedimento successivamente all’approvazione. “Speriamo di poterci rimettere mano – dice – stiamo cercando di moderare i toni perché non vogliamo creare complicazioni”.