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Berlusconi attacca Monti e il suo governo: Sulla crisi indeterminatezza assoluta

E’ durato circa un’ora e mezza l’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il suo predecessore Silvio Berlusconi, accompagnato dal segretario del Pdl Angelino Alfano e da Gianni Letta. L’ex premier riferirà ora gli esiti del colloquio in una riunione con i parlamentari del partito. “Abbiamo mangiato bene”, ha risposto il Cavaliere ai giornalisti che gli chiedevano come fosse andata.
Il Pdl continua a sostenere il governo Monti, malgrado per questo appoggio il partito abbia pagato un prezzo elettorale forte, e lo fa nell’interesse del Paese. Sarebbe uno dei passaggi di Alfano all’assemblea dei gruppi. E avrebbe messo in luce come lo spread dei titoli pubblici non sia migliorato e cosiì le Borse che andrebbero peggio di quando a palazzo Chigi c’era Berlusconi. A questo punto, avrebbe detto il segretario, pur non mettendo in mora l’esecutivo tecnico, è chiaro che dopo il Consiglio europeo sarà necessario un chiaro confronto con il premier. Monti ha la sua credibilità internazionale, è vero, avrebbe detto Alfano, ma a questo punto tale credibilità non può restare sterile sul piano concreto dei risultati per la situazione italiana.
In vista del vertice europeo, Monti ha organizzato una serie di incontri: ieri con il presidente della Repubblica, oggi con i leader di Pdl e Pd. Rimandato invece a dopo il consiglio europeo, il faccia a faccia con Casini, che sembra essere l’alleato meno problematico tra i partiti che sostengono l’esecutivo e che comunque già ieri ha avuto un colloquio telefonico con il professore.
Obiettivo è che l’Italia si presenti all’appuntamento con le carte in regola per dare all’Europa un’immagine di solidità e continuità nell’opera di risanamento e rilancio del Paese ma, soprattutto, convincere i partner europei più esigenti che, dietro al governo dei professori, c’è una maggioranza stabile e coesa, ancora determinata a sacrificare parte del prioprio consenso politico pur di tenere in piedi il Paese di fronte alla crisi.