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Pagamenti in contanti delle pensioni, stop oltre i mille euro: al via tre mesi di transizione

Da oggi stop ai pagamenti in contanti oltre i mille euro. Entra, infatti, in vigore la norma del decreto ‘salva-Italia’ sulla tracciabilità dei pagamenti. Nessun pagamento per valori pari o superiori a 1.000 euro in contanti o con assegno non intestato o non recante la clausola ‘non trasferibile’ potrà più essere effettuato senza avvalersi di intermediari finanziari abilitati, come banche o poste. La regola vale anche per stipendi e pensioni delle Pubbliche amministrazioni.
E’ prevista anche una fase transitoria di tre mesi: durante tale periodo l’Inps ”deve continuare a disporre i pagamenti mensili in attesa che il pensionato effettui la scelta delle modalità alternative alla riscossione in contanti”. Lo chiarisce l’Inps spiegando che i pagamenti disposti saranno sospesi da Poste Italiane o dalle Banche, che verseranno le somme in un conto di servizio transitorio, per trasferirle poi, senza oneri per il beneficiario, sul conto corrente o libretto aperto dal pensionato. In caso contrario, le somme accantonate saranno restituite all’Inps una volta decorso il termine del 30 settembre 2012.
In ogni caso, l’Inps assicurerà il pagamento delle somme spettanti nel momento in cui gli interessati provvederanno all’apertura di un conto corrente o libretto. Lo stesso istituto spiega che nei mesi di luglio, agosto e settembre il pensionato può comunque ottenere il pagamento mediante assegno di traenza, anche se non ancora titolare di conto o libretto.