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Napolitano: L’Italia deve farcela, dopo il vertice di Bruxelles si sono aperte nuove strade

Sulle riforme dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, arriva un no ad ogni approccio improvvisato e parziale, soprattutto in tema di passaggio dalla Repubblica parlamentatare a quella presidenziale. Lo scrive Eugenio Scalfari riportando la lunga conversazione avuta con il capo dello Stato e pubblicata oggi su ‘La Repubblica‘.
A domanda specifica, Napolitano risponde: “Non mi pronuncio nel merito di progetti volti a cambiare l’architettura costituzionale ma occorre in ogni caso una visione ponderata dei nuovi equilibri da stabilire tra le istituzioni e tra i poteri, una visione ponderata alla luce di fondamentali principi e garanzie”.
Napolitano ricorda che “è stata appena presentata la proposta di elezione di un’Assemblea costituente, e dopo trent’anni di tentativi abortiti di riforma costituzionale non si può negare che questo approccio abbia una sua motivazione. Tocca al Parlamento valutare quella e altre proposte”.
Quindi l’Europa. “Non mi domandare se ce la faremo. Io so soltanto che dobbiamo farcela” dice il presidente della Repubblica. Come ce la faremo? A fine giugno a Bruxelles, replica Napolitano, Monti, Hollande, Rajoy, Draghi e altri “hanno provato ad aprire nuove strade, e con successo”. Sull’uscita dall’euro, il capo dello Stato liquida l’idea come “sciocchezze o, peggio, pura demagogia”.
Quanto ai rapporti con la Germania di Angela Merkel, Napolitano afferma che “nei diversi scambi di opinioni che ho avuto in questi anni con la signora Merkel, si è sempre espressa reciproca comprensione e fiducia tra noi”.
“Sono in giuoco – aggiunge – questioni complesse, si sono manifestati disaccordi non lievi, ma il rapporto tra l’Italia e la Germania, e quindi tra i due governi e le rispettive rappresentanze e opinioni pubbliche, rimane un pilastro fondamentale della costruzione europea”.