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Viterbo, esponenti di Casa Pound aggrediscono il direttore del Fururista Filippo Rossi

Il direttore del Futurista Filippo Rossi, nonché direttore artistico di Caffeina, ha denunciato alla questura di Viterbo di essere stato aggredito la scorsa notte da un esponente di Casapound.
A quanto si apprende da fonti investigative, intorno all’1.10, in piazza San Pellegrino, all’interno della segreteria di Caffeina, in seguito a una divergenza di idee con il fondatore nazionale di Casapound, Rossi sarebbe stato schiaffeggiato, spinto e sarebbe caduto a terra. A quel punto sarebbe stato preso a calci da un altro militante dell’associazione. Dopo la caduta è stato medicato in ospedale con una prognosi di 5 giorni. Sono in corso indagini della Digos.
Esprime “ferma condanna per la vile aggressione” è il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini il quale osserva come il dibattito politico “non possa essere turbato a opera di chi solo nella violenza e nell’intolleranza sa trovare argomenti per affermare la propria esistenza”. Il presidente della Camera esprime a Rossi la sua “piena solidarietà unitamente all’augurio di un pronto ristabilimento”.
”Quante storie per uno schiaffone futurista. Da Filippo Rossi, che si ispira a coloro che volevano esaltare ‘l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno’, non ce lo saremmo aspettato”, afferma il leader di CasaPound Italia, Gianluca Iannone. ”Uno schiaffone, come quello di Umberto Boccioni a Ardengo Soffici, che il direttore de ‘Il Futurista’ dovrebbe conoscere bene, niente di più, altro che spedizione punitiva. Questo il senso di quanto è accaduto ieri notte a Viterbo – aggiunge Iannone – Una discussione tra vecchi amici che amici non sono più, in cui la ricerca di un chiarimento verbale è finita in un gesto di marinettiana memoria, dopo che Rossi, che più volte è venuto a CasaPound a parlare, ha ripetutamente diffamato il nostro movimento in maniera del tutto pretestuosa. Uno schiaffone può far male, ma un occhio nero passa in fretta. A Rossi voglio dire che altrettanto male possono fare la penna e le parole, ma gli effetti delle ingiurie durano più a lungo”.
Solidarietà A Rossi, “vittima di un’aggressione fascista, inspiegabile, ottusa e criminale” arriva con un tweet anche da Roberto Saviano.