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Tav, scontri durante la notte: resta ferito il capo della Digos. Bersani: Cancellieri: Questo non è dissenso è solo violenza

Saranno sistemati entro le 13 di oggi i danni causati dalla notte di battaglia tra No Tav e forze dell’ordine intorno al cantiere della Torino-Lione. Lo assicura Ltf, società responsabile della sezione transfrontaliera del futuro collegamento ferroviario tra Torino e Lione, la quale spiega che verrà ripristinata la sicurezza del cantiere in modo da ”proseguire le normali attività”.
Alcune centinaia di manifestanti no-Tav hanno attaccato nella notte le recinzioni del cantiere Tav a Chiomonte nel torinese. Tra i manifestanti c’era chi indossava maschere antigas e scudi. Altri, circa una sessantina di antagonisti, erano vestiti di nero, incappucciati e con scudi di plexiglass.
Diversi agenti sono rimasti feriti. Tra questi c’è anche il capo della Digos torinese, Giuseppe Petronzi, a cui è esplosa vicino una bomba carta. Ricoverato in ospedale, Petronzi è stato colpito agli arti inferiori: le sue condizioni non sono gravi. Gli agenti hanno riportato per lo più bruciature e problemi all’udito a causa degli scoppi.
Intorno a mezzanotte è stato chiuso per un po’ un tratto dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza della galleria di Giaglione, a causa delle pietre lanciate sulla carreggiata. Incendiata una torre faro che illumina il cantiere e diversi i tentativi di tagliare le recinzioni intorno all’area, respinti con gli idranti. Dopo altre due azioni di disturbo i manifestanti si sono poi allontanati ed è tornata la calma.
La Polizia sta visionando i filmati di questa notte per individuare i responsabili delle tensioni.

Indignata per la notte di guerriglia scatenata dai gruppi violenti di antagonisti in Val di Susa; solidale con le Forze dell’ordine che pur in una situazione molto delicata hanno svolto bene il loro compito pagando anche un alto prezzo; ferma nel garantire che lo Stato non si farà intimidire da questo uso premeditato della violenza”. Così il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri in una nota sugli scontri avvenuti questa notte nel cantiere di Chiomonte nel torinese. “Quello che è successo la notte scorsa in Val di Susa – ha dichiarato - non è una manifestazione di dissenso. E’ violenza. Violenza allo stato puro che non ha nulla a che fare con i problemi della costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione. Il nostro dovere è garantire le manifestazioni pacifiche, ma garantire anche la costruzione dell’opera decisa, democraticamente, dallo Stato italiano. Lo faremo con il massimo della fermezza e con la professionalità che le Forze dell’ordine, anche la notte scorsa, hanno saputo mettere in campo”. “Dovere di tutti – prosegue la responsabile del Viminale – anche di coloro che si battono contro la Tav con le armi della democrazia, è condannare senza tentennamenti e isolare i gruppi violenti che pensano di usare la Val di Susa per i loro obiettivi di guerriglia”.

”Non si può più lasciare sotto silenzio sul piano politico, non solo su quello dell’ordine pubblico, ciò che accade in Val di Susa. E’ ormai evidente che vi è un uso organizzato della violenza”, afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che aggiunge: “Sono atti che, prendendo lo spunto dalla ferrovia, in realtà hanno a che fare piuttosto con il tema della democrazia. L’Italia sta vivendo momenti difficili. La crisi sta provocando una profonda sofferenza sociale. Bisogna evitare che frange violente strumentalizzino questa situazione per imporre la logica dello scontro fisico, della violenza. E’ tempo che la politica, oltre che le forze dell’ordine, alle quali va la nostra solidarietà, affronti e denunci con consapevolezza questo problema, suscitando una presa di coscienza collettiva e una vigorosa reazione”.

“L’Italia dei Valori condanna, senza se e senza ma, le violenze che si sono verificate in Val di Susa”, afferma in una nota il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Tutte le ragioni del confronto – prosegue il leader dell’IdV – devono essere riportate nell’alveo democratico e in una dialettica civile. In uno Stato di diritto è sacrosanto che vi sia il dissenso, ma questo non deve mai sfociare in atti di prevaricazione. Per questo, esprimiamo solidarietà agli agenti feriti. E’ necessario impegnarsi al più presto per trovare delle soluzioni che siano condivise. I cittadini di quei territori vanno ascoltati e i violenti devono essere isolati”.
“Quello che è accaduto in Val di Susa dimostra che c’è uno squadrismo di sinistra all’interno del quale fermentano anche cose peggiori. Il no-Tav è diventato solo un pretesto per operazioni di guerriglia che derivano da disegni volti a moltiplicare la violenza”, commenta il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, esprimendo “piena solidarietà” alle forze dell’ordine.