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Spendig review, sindaci in piazza contro i tagli: Non è risparmio ma è colpire enti virtuosi e non

Primi cittadini in piazza per la manifestazione dell’Anci, vicino al Senato, contro i tagli della spending review. Alcuni centinaia di sindaci stanno manifestando con fascia tricolore e fischietti contro la sforbiciata che colpisce i comuni, ma anche contro la chiusura dei piccoli tribunali. Accanto ai primi cittadini il personale dei piccoli tribunali, alcuni indossando la toga, si sono infatti uniti alla protesta dell’Anci per porre sul tavolo anche il tema della giustizia. In piazza anche gli amministratori dei comuni terremotati che chiedono di non essere dimenticati.
“Liquidiamo la spending review così come è concepita”, ha detto il presidente dell’Anci Graziano Delrio parlando alla manifestazione. “Siamo qui a dire oggi che la strada giusta non è la spending review che significa ancora tagli lineari già bocciati dalla Corte Costituzionale. Non si tratta di risparmi ma di provvedimenti che vanno a colpire indistintamente enti virtuosi e non”. “Il metodo utilizzato dal governo è sbagliato”, ha aggiunto chiedendo all’esecutivo di utilizzare un metodo diverso.
“Chiederemo al governo di fare uno scatto. E’ un momento in cui serve un’alleanza forte ma non aspetteremo di portare nelle nostre periferie l’incendio che Roma ha creato. Non siamo in piazza per difendere i privilegi che non abbiamo -ha proseguito- ma per dire che se c’è un incendio il fuoco non va spostato in periferia”. Ricordando il contributo che i comuni hanno dato in tutti questi anni Delrio ha sottolineato: “Quasi nulla in altri settori dello Stato è stato fatto”. Mentre “i due miliardi che ci taglieranno nel 2013 a causa della spending review ci impediranno qualsiasi rispetto del patto di stabilità”. La sforbiciata impedirà “gli investimenti”, dunque la modifica del patto è “la condizione” che i sindaci pongono.
Infine sull’Imu e sull’accordo con il governo perché dal 2013 tutto il gettito torni nelle casse dei comuni ha avvertito: “Non si puo’ tornare indietro, l’Imu deve tornare ai comuni”.