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Buon compleanno Robert Redford, 75 anni e un film fuori concorso al Festival di Venezia

Il suo ultimo film ‘The Company You Keep’, che lo vede anche interprete accanto a Shia LaBeouf, Julie Christie, Sam Elliott, Jackie Evancho, Brendan Gleeson e Terrence Howard, è l’evento fuori concorso più atteso della prossima Mostra del Cinema di Venezia ma prima di far sfilare il suo film nel cartellone del Lido Robert Redford taglia un altro importante traguardo: il compimento di 75 anni portati benissimo e con una forza creativa invidiabile.
L’attore e regista è nato infatti a Santa Monica il 18 agosto del 1937 e il 6 settembre calcherà per la prima volta il red carpet del Lido di Venezia. Nonostante la lunghissima carriera iniziata 50 anni fa (il suo primo film ‘Caccia di guerra’, in inglese ‘War Hunt’ di Denis Sanders è datato appunto 1962), Redford non è mai stato ospite della mostra veneziana. E questo aggiunge ancor più glamour alla sua attesissima trasferta in Laguna.
Sarà che col tempo il fascino lo ha aiutato a mantenere vivo il ricordo del suo passato da sex symbol (chi non ricorda ‘Come eravamo’ e ‘A piedi nudi nel parco’?), grazie anche al talento artistico e all’impegno civile (come dimenticare ‘Brubaker’, ‘Gente comune’, ‘Il grande Gatsby’ sono tra i più amati), ma il suo successo non sembra affatto scalfito dall’incedere incalzante degli anni.
Sarà forse merito, come dichiarò nel giugno 2011 nel corso di un seminario di Yahoo, durante la 58esima edizione del festival internazionale della creatività a Cannes, del suo elisir di lunga vita. “Mi mantengo in forma facendo del buon sesso”, disse candidamente l’attore a chi gli chiedeva come facesse a sembrare un eterno ragazzino. “Per una buona storia da raccontare ed una vita vissuta come si deve, il sesso è fondamentale”, assicurò e quelle dichiarazioni, naturalmente, fecero rapidamente il giro di tutto il mondo.
Lo scorso anno, di questo ed altri segreti, l’attore americano ha parlato in una biografia a cura dell’irlandese Michael Feeney Callan, in cui ha raccontato non solo l’aspetto solare e pulito dell’attore hollywoodiano, ma anche il suo passato più inedito e turbolento, dalle droghe al teppismo, all’irrequietezza giovanile che lo portò più volte ad allontanarsi dall’America.
Il carattere vivace e ribelle del giovane Robert iniziò a manifestarsi già all’età di 19 anni quando, subito dopo la morte della madre, decise di lasciare Santa Monica per vivere in Europa e provare la vita bohemienne. Redford tornò però deluso e insoddisfatto ed iniziò a bere. Di lì a poco, l’incontro con Lola, la donna che diventò sua moglie e gli diede tre figli: Shauna, Jamie ed Amy.
Nel 1962, Redford ottenne la sua prima parte in un film per il cinema, ‘Caccia di guerra’, di Denis Sanders. Dopo la parentesi cinematografica esordì a Broadway con ‘A piedi nudi nel parco’, diretto da Mike Nichols, il quale volle la partecipazione di Redford dopo averlo visto in televisione. Fu il trampolino perfetto verso Hollywood: nel 1966 gli offrirono un ruolo come protagonista nella versione cinematografica della piece, che fu un successo clamoroso.
Seguirono una serie di film che consolidarono il suo prestigio come attore, da ‘Butch Cassidy’, nel quale conobbe Paul Newman simpatizzando subito con lui, a ‘Come eravamo’ con Barbra Streisand per la regia del suo amico Sidney Pollack, fino a ‘La stangata’, che ottenne 7 premi Oscar e grazie al quale Redford ottenne la sua prima nomination come attore protagonista.
Dopo il successo de ‘Il grande Gatsby’, del 1974, l’attore iniziò un percorso cinematografico sempre più impegnato e di denuncia, politica e sociale. Da ‘Tutti gli uomini del presidente’, del 1976, dove recitò accanto a Dustin Hoffman in una pellicola sullo scandalo del Watergate e che ottenne sei nomination agli Oscar, fino a ‘I tre giorni del condor’, ‘Il cavaliere elettrico’ e ‘Brubaker’.
Nel 1980 iniziò la sua carriera come regista, esordendo con un film che ebbe un enorme successo di pubblico e critica e gli valse l’Oscar come miglior regista: ‘Gente Comune’ (1980). Poi arrivò ‘Milagro’ (1988), con l’attrice Sonia Braga della quale si invaghì e con la quale ebbe una liason durata tre anni. E ancora ‘In mezzo scorre il fiume’ (1992), ‘Quiz Show’ (1994), sui brogli del mondo televisivo, e nel 1998 ‘L’uomo che sussurrava ai cavalli’, basato sul romanzo di Nicholas Evans. Dall’inizio del nuovo millennio Redford ha diretto altri quattro film: nel 2000 ‘La leggenda di Bagger Vance’, nel 2007 ‘Leoni per agnelli’, presentato al Festival di Roma, nel 2010 ‘The Conspirator’ e ora ‘The Company You Keep’.
Il nuovo film, tratto dal romanzo di Neal Gordon e adattato per lo schermo da Lem Dobbs, vede protagonista Jim Grant, avvocato per i diritti civili e padre single di Isabel, che viene costretto a darsi alla macchia quando un giovane ed ambizioso giornalista rende pubblica la sua vera identità, smascherandolo come ex militante di Weather Underground, latitante e ricercato per un omicidio avvenuto negli anni ’70. Ha così inizio una caccia all’uomo in tutta la nazione, e Grant non ha altra scelta che intraprendere un viaggio attraverso il Paese per tentare di provare la propria innocenza e ripulire il proprio nome.
Da non dimenticare, per rendere giustizia alla sua personalità, il fatto che dal 1990 l’attività di Reford comprende anche il ‘Sundance Institute’, un’organizzazione no-profit finalizzata al sostegno del lavoro dei cineasti indipendenti, che sovvenziona le giovani promesse del cinema. Al Sundance Institute è collegato il celebre ‘Sundance Festival’, il concorso cinematografico dello Utah dal quale sono usciti molti registi indipendenti che non avevano trovato spazio nella distribuzione e che ora sono vere e proprie star della regia, come Quentin Tarantino, Christopher Nolan e Darren Aronofsky.