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Elezioni Usa, Obama replica a Clint Eastwood: Questa sedia è già occupata. Intanto il presidente porta a casa la prima vittoria in Ohio

”Questa poltrona è occupata”. E’ stata questa la risposta del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, all’attore Clint Eastwood, che alla Convention repubblicana di Tampa aveva dato vita a uno sketch in cui parlava con un Obama ‘invisibile’, immaginariamente seduto su una poltrona ovviamente vuota. Così il presidente statunitense ha risposto via Twitter con tanto di foto che lo vede seduto di spalle.
Come ricorda il sito Politico, dopo le congetture riguardo alle presunte simpatie per Barack Obama dell’attore e regista, dovute alla sua apparizione nello spot pubblicitario ‘Halftime in America’, trasmesso in tv durante il Super Bowl, Eastwood uscì allo scoperto dichiarando il suo appoggio per Mitt Romney all’inizio di agosto. L’endorsement per il candidato repubblicano avvenne a Sun Valley, nell’Idaho, dove Eastwood risiede.
Mitt Romney ha ufficialmente accettato con ”umiltà” e ”responsabilità” la candidatura presidenziale per il Partito Repubblicano, diventando così il primo mormone mai candidato alla Casa Bianca. ”Oggi – ha detto Romney nel suo discorso a Tampa, in Florida – è arrivato il momento di voltare pagina, di lasciare alle spalle le delusioni degli ultimi quattro anni. Ora è tempo di rivivere la promessa dell’America”.
”Mi candido alla presidenza per aiutare a creare un futuro migliore”, ha affermato l’esponente repubblicano, che ha aggiunto: ”al contrario del presidente (Barack Obama ndr) ho un piano per creare 12 milioni di posti di lavoro”. Un piano composto da ”cinque punti”, che vanno ”dall’indipendenza energetica” all’incremento del commercio estero, ma anche meno tasse e spesa pubblica e, soprattutto, l’abrogazione della riforma sanitaria proposta da Obama.
”Obama – ha ironizzato Romney – aveva promesso che avrebbe diminuito l’aumento del livello degli oceani e che avrebbe curato il pianeta”, ”la mia promessa è aiutare voi e le vostre famiglie”.
Il candidato repubblicano ha anche avuto modo di presentare alcune linee guida del suo mandato in ambito di politica estera, basata sul ritorno degli Stati Uniti alla leadership, persa, secondo i conservatori, sotto il mandato democratico. Romney ha promesso un rinnovamento di alleanze con ”amici”, come Israele, ribadendo, invece, una posizione dura nei confronti di Paesi come Iran e Cuba.
Alle oltre 20.000 persone presenti a Tampa, alle quali ha parlato per quasi 40 minuti, l’esponente repubblicano si è presentato come un padre di famiglia, con le preoccupazioni che hanno tutti i genitori. Ma Romney non ha perso l’occasione per sottolineare anche i legami ”messicani” della sua famiglia, ricordando che suo padre ”è nato in Messico”, dal quale è fuggito ”durante la rivoluzione”.
Intanto i democratici incassano un’importante vittoria in un’aula di tribunale in Ohio, dove un giudice federale ha confermato la possibilita’ che si voti anche nel weekend precedente all’election day del 6 novembre prossimo. Contro la misura, in vigore dal 2005 in Ohio, i repubblicani, che controllano il congresso statale, avevano passato una legge nel tentativo, avevano denunciato i democratici, di scoraggiare il voto di molti potenziali elettori di Barack Obama in uno stato considerato cruciale per il futuro della Casa Bianca.
Ora il giudice Peter C. Economus ha decretato che lo stato non ha confermato argomenti convincenti a sostegno del cambiamento della legge. Ed ha accolto gli argomenti dei democratici che, statistiche in mano, hanno ricordato come 93mila persone nel 2008 hanno votato nel weekend precedente all’election day, e che in maggioranza si trattava di anziani, esponenti delle minoranze e dei ceti piu’ poveri. Insomma, tutti potenziali elettori democratici.
I repubblicani hanno tentato di sostenere la loro misura affermando che il voto durante il weekend interrompe i preparativi per l’election day. Ed hanno annunciato un ricorso alla corte d’appello.