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Sallusti, revocata la richiesta di far slittare l’udienza. Oggi il caso in Cassazione

La difesa del direttore de ‘Il GiornaleAlessandro Sallusti ha revocato la richiesta alla Cassazione di fare slittare l’udienza. La quinta sezione penale, dunque, oggi discuterà la vicenda di Sallusti che è a rischio carcere per una condanna a 14 mesi di reclusione senza condizionale per diffamazione a mezzo stampa.
In un articolo apparso nel febbraio 2007 su ‘Libero’, all’epoca diretto dallo stesso Sallusti, uscì un editoriale con uno pseudonimo in cui veniva invocata la pena di morte per il magistrato Giuseppe Cocilovo che si era occupato di un delicatissimo caso di giustizia minorile a Torino.
“Chiedere la grazia? Bisogna essere coerenti. La grazia la chiede uno che sa di aver sbagliato e chiede perdono allo Stato. Io sono convinto di non meritare quella sentenza, quindi perché dovrei chiedere scusa di un reato che non ho commesso?” ha dichiarato Sallusti a Tgcom24. “Mi sentirei molto in imbarazzo a chiedere la grazia. Poi, certo, bisognerà vedere cosa succederà sulla porta del carcere. Non so cosa può passare nella mente di un uomo in quel momento. Adesso dico di no, poi non si sa cosa può accadere”.
“Siamo di fronte a un problema reale – prosegue Sallusti – siamo l’unico paese occidentale in cui uno può andare in carcere per delle idee. Non parliamo di diffamazione, l’articolo incriminato propone una tesi molto forte che può offendere qualcuno, ma è una tesi, è un ragionamento politico e culturale. Siamo nel campo dell’opinione e non si può andare in carcere per un’opinione. Se dovesse andare tutto bene – conclude – continuerò a fare il mio lavoro e mi auguro che questo rischio apra gli occhi alla classe politica perché si regoli in maniera più equa la materia e si risolva il problema una volta per tutte”.