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Sallusti, pena sospesa ma lui attacca Napolitano e si dice pronto al carcere. Parla Farina: Sono io l’autore di quell’articolo

Il gup di Milano Maria Grazia Domanico ha posto il rinvio a giudizio di Alessandro Sallusti nell’ambito di un procedimento che lo vede imputato per ommesso controllo. Al processo, che inizierà il 5 dicembre, sono imputati anche la giornalista Barbara Romano e il generale dei carabinieri Antonio Pappalardo.
Al centro della causa un’intervista pubblicata su Libero il 3 luglio 2007 nella quale sarebbe stato diffamato il sostituto procuratore militare di Padova, Maurizio Block.
“Quel testo a firma Dreyfus l’ho scritto io e me ne assumo la piena responsabilita’ morale e giuridica”. Renato Farina, intervenendo in aula alla Camera, ha ammesso di essere l’autore dell’articolo alla base della condanna che potrebbe costare il carcere a Alessandro Sallusti.
“Intervengo per un obbligo di coscienza e per ragione di giustizia”, ha detto il deputato del Pdl chiedendo la parola poco prima di una pausa nel corso della discussione in aula della legge sui condomini.
“Se Sallusti conferma la sua intenzione di rendere esecutiva la sentenza accadra’ un duplice abominio: sarebbe sancito con il carcere l’esercizio del diritto di opinione e Sallusti finirebbe in prigione per errore giudiziario conclamato”, ha spiegato Farina chiedendo tra l’altro “per Sallusti la grazia al capo dello Stato” oppure che “si dia spazio alla revisione del processo. Se qualcuno deve pagare per quell’articolo, quel qualcuno sono io”.
“Mi auguro che il vergognoso ceto politico in 30 giorni riesca a fare quello che non ha fatto in 60 anni: cambiare una legge fascista, iniquia, assurda”. Lo ha detto Vittorio Feltri, a ‘La telefonata’, parlando del Caso Sallusti.
“Fate un bel decreto, in fretta a furia” e “poi si puo’ anche perfezionare una legge”, ha spiegato l’ex direttore del ‘Giornale’. “I politici sono dei cialtroni, questo lo sappiamo da sempre. Hanno ridotto il Paese come tutti gli italiani sanno, figurati se si occupano della liberta’ di stampa e di pensiero. Se sono intimiditi, i giornalisti sono piu’ teneri di fronte alle malefatte dei politici stessi”, ha spiegato ancora Feltri.
“Vedo quelle che succede nelle regioni, nessuno finisce in galera, ed e’ paradossale che in galera ci finisca un giornalista”, e’ andato avanti Feltri parlando anche della situazione del ‘Giornale’ dopo le dimissioni di Sallusti: “Io non diventero’ direttore del ‘Giornale’, non lo faro’ mai piu’. In questo Paese e’ un rischio gia’ scrivere dei pezzi”.