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Obama vince il secondo round, il presidente ritrova la grinta e batte Romney. Fatale per il repubblicano la strage di Bengasi

(foto The Times)

Un presidente più aggressivo riscatta la prova tv di Denver attaccando duramente lo sfidante. Accanito infatti il duello su auto, tasse, energia e politica estera.
Si percepisce visibilmente che il presidente uscente è più in forma, rilassato e sicuro di sé, complice forse il diverso format televisivo che permette ai candidati di muoversi nello studio, interagire direttamente con il pubblico che pone loro domande e sedere comodamente su sgabelli tra una risposta e l’altra. Questa volta funzionano anche le inquadrature e la direzione della regia nel suo complesso che regala finalmente uno spettacolo più movimentato ed interessante da seguire, non solo per i contenuti.
Romney ribatte a un certo punto Obama: ”Certo che i conti tornano!” a proposito del suo piano in 5 punti per mantenere esenzioni fiscali alle classi più agiate e aumentare le spese militari senza incidere sul deficit. ”Se qualcuno venisse da lei, un imprenditore di successo – incalza Obama – con un piano da oltre 7mila miliardi che non ha ancora coperture ma che le avrà dopo le elezioni, lei non accetterebbe un piano così lacunoso e così non farebbero gli americani, perché i conti non tornano”.
Al pubblico convince anche poco il tentativo di Romney di smarcarsi da George Bush, quando una donna gli domanda in che cosa le sue politiche si sarebbero distinte da quelle dell’ex presidente repubblicano e riprende a sghignazzare quando si parla di sistema previdenziale privato, con Mitt Romeny che provoca Obama invitandolo a controllare i rendimenti dei propri investimenti: ”Non sono abituato – risponde Obama – e poi, stai tranquillo, la mia pensione non è certo grande come la tua!”.
E’ la questione della Libia, sulla scia della morte del diplomatico Chris Stevens, a permettere a Obama di ben assestare un altro colpo di fioretto contro lo sfidante che lo accusava di aver nascosto pezzi di verità sulla strage di Bengasi. Obama lo invita infatti a rileggere i verbali di ciò che disse all’indomani dell’attacco: non un incidente casuale ma ”un atto di terrore” e la moderatrice, l’ex corrispondente di Cnn Cindy Crowley, prontamente gli dà ragione.
Ma per molti Barack Obama vince ma non stravince il secondo e accanito dibattito con Mitt Romney. I primi sondaggi sull’esito del confronto di New York, una sfida serrata e senza esclusione di colpi, assegnano al presidente in carica un vantaggio sul suo sfidante alle elezioni di novembre inferiore a quello che aveva registrato il candidato Repubblicano dopo il primo dibattito, a Denver. Il 37% dei telespettatori indecisi assegna a Obama la vittoria nel confronto di ieri sera, e solo il 33% a Romney mentre il 33% considera i due contendenti alla pari, secondo un sondaggio di CBS News/Knowledge (dopo il primo dibattito, Romney guidava con il 46 per cento su Obama fermo al 22). CNN ha invece intervistato tutti gli elettori registrati, non solo gli indecisi, che assegnano a Obama una vittoria di sette punti, al 46%, e a Romney il 39% (dopo il primo dibattito, una ricerca commissionata sempre dallo stesso network aveva assegnato il 67% delle preferenze al candidato repubblicano, il 25% al democratico). Il 73% degli intervistati in questo sondaggio ha detto che Obama ha risposto in modo più incisivo rispetto alle sue previsioni, solo il 10% considera invece che andato peggio di quanto si attendeva. Un sondaggio Battleground condotto negli stati in bilico, con gli elettori che hanno visto il dibattito di New York, assegna a Obama una vittoria più netta (53% contro 38), e una ricerca online di Google Consumer Surveys fra gli elettori registrati in tutto il paese il 48% al presidente contro il 31 allo sfidante.
Secondo il consulente della campagna democratica Joe Trippi, analista per l’emittente conservatrice Fox News, Romney e’ andato bene come lo scorso tre ottobre a Denver, ma ieri Obama e’ stato molto piu’ incisivo. ”Romney va molto meglio quando il suo oppositore non e’ in forma, ma questa volta Obama e’ stato in forma”, ha detto. Per il consigliere di Obama David Plouffe, il presidente ”e’ riuscito a rendere l’idea” delle proposte sulle tasse solo abbozzate da Romney ed e’ andato molto bene nel rispondere alle domande sull’undici settembre e sull’attentato di Bengasi. ”Il governatore Romney ha dato l’impressione di essere uno che faceva politica, e Obama di essere il commander in chief”, ha aggiunto.