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Bologna, aperta ai visitatori la casa di Lucio Dalla: i ricavati destinati alla ricostruzione di Finale Emilia

Il 30 novembre, l’1 e il 2 dicembre la casa di Lucio Dalla, in via d’Azeglio a Bologna, aprirà in via straordinaria al pubblico.
Il ricavato delle visite sarà interamente devoluto a sostegno della ricostruzione del municipio di Finale Emilia, nel modenese, distrutto dal terremoto. L’iniziativa, organizzata dal Fai in collaborazione con gli eredi di Dalla è stata presentata oggi sotto le Due Torri nella sede di Banca di Bologna.
Per la prima volta, dunque, si potrà scoprire il mondo privato, culla della creatività di Lucio, visitando 11 stanze della sua casa posta al primo piano dello storico edificio nel cuore di Bologna, dove il cantante scriveva, componeva e viveva.
A guidare i visitatori tra oggetti personali, tantissime opere d’arte contemporanea e dischi d’oro, saranno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, secondo un percorso curato dalla critica d’arte e amica di Lucio Dalla Silvia Evangelisti. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Bologna.
Le visite, per gruppi di 25 persone, si terranno a orari stabiliti dalle 12 alle 19 di venerdì e dalle 9 alle 19 sabato e domenica. I biglietti saranno acquistabili al prezzo di 10 euro, da lunedì prossimo, sul circuito Vivaticket.
“Noi non ci avevamo mai pensato – ha detto in conferenza stampa la cugina di Lucio Dalla, Dea Melotti – e quando il Fai ci ha fatto questa proposta è stata una grande sorpresa. Abbiamo deciso di accogliere questa idea per due motivi: Lucio era un grande artista che amava l’arte, era socio onorario del Fai e per il Fai aveva tenuto molti concerti; inoltre lo scopo ci è sembrato grandioso”. “Siamo convinti che Lucio sarebbe stato contentissimo – ha aggiunto Melotti – sarebbe stato in prima fila sul palco al concerto per i terremotati per essere vicino alle popolazioni colpite come sapeva fare lui, con la sua musica”.
Quella che aprirà al pubblico, ha aggiunto la cugina dell’artista, “è la casa in cui viveva e costruiva la sua musica, condividendola con i suoi collaboratori che gli hanno voluto bene e gliene vogliono ancora”. Soddisfatti dell’iniziativa anche il cantante Samuele Bersani che ha sottolineato come questo evento “sarà bello, ma anche molto emozionante per tutti i ricordi che verranno a galla”.
Dello stesso avviso il collaboratore storico Tobia Righi, dal quale è giunto l’augurio “che Lucio sia ricordato sempre per ciò che ha rappresentato a Bologna”. “Lucio non si difendeva mai e ha sempre detto di sì alle nostre proposte con la generosità che faceva parte di lui”, ha ricordato il vicepresidente esecutivo del Fai Marco Magnifico, precisando che “la casa di Lucio Dalla è una casa d’artista e come tale è un luogo importante della nostra italianità più eccellente”.
Il Fai, che opera in regime di volontariato, verserà il ricavato sul conto corrente aperto dal Comune di Finale Emilia. Grato il sindaco della cittadina modenese Fernando Ferioli che finora ha raccolto per il municipio 334 mila euro, quando per la sua ricostruzione occorre quasi 1 milione di euro. “Sapere che il Fai ha adottato il simbolo della nostra comunità – ha affermato il sindaco – è un motivo di forza, orgoglio e speranza per i nostri 16 mila abitanti che la mattina del terremoto si sono svegliati senza più la loro città”.