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Crisi alla Cia, il direttore Petraeus si dimette: Ho tradito mia moglie. Ma sullo sfondo c’e il caso Bengasi

Il presidente Barack Obama ha appreso solo mercoledì, cioè il giorno dopo alla sua rielezione, della scabrosa vicenda che venerdì sera ha portato alle clamorose dimissioni da direttore della Cia, David Patraeus.
Secondo quanto rivelato da una fonte della Casa Bianca, lo stesso generale ha poi telefonato a Thomas Donilon comunicandogli che un’inchiesta dell’Fbi su quelle che venivano considerate delle violazioni della sicurezza della sua e-mail aveva portato alla scoperta della sua relazione extraconiugale. E in quella conversazione telefonica, avvenuta giovedì mattina presto, Petraeus chiese di poter parlare con Obama, evidentemente per comunicare al presidente la sua decisione di dimettersi.
Intanto fonti dell’Fbi hanno fatto sapere che l’inchiesta avviata sulle e-mail sospette non dovrebbe portare a nessuna incriminazione né di Petraeus né di Paula Broadwell, l’ex ufficiale militare autrice di una biografia del generale che sarebbe stata coinvolta sentimentalmente con l’ormai ex direttore della Cia, sposato da 37 anni, come lui stesso ha ricordato nel messaggio con cui ha comunicato ai dipendenti dell’agenzia la sua decisione.
“Dopo essere stato sposato 37 anni io ho mostrato così poco giudizio da farmi coinvolgere in una relazione extraconiugale – ha scritto – un tale comportamento è inaccettabile, sia come marito che come leader di un’organizzazione come la nostra”.
Le ragioni delle sue dimissioni dalla guida della Cia - che Petraeus ha diretto per 14 mesi, uno dei mandati più brevi alla guida dell’agenzia di Langley – sono destinate a macchiare in modo indelebile la brillante reputazione che l’ufficiale dei marine ha coltivato in 37 anni di carriera. In particolare in questi ultimi 10 anni, in cui il generale è stato considerato uno degli artefici del successo del surge in Iraq, modello poi trasferito, con risultati ancora non pienamente affermati, in Afghanistan, dove è anche stato al comando delle forze della coalizione.
Un successo e una visibilità che naturalmente hanno contribuito a procurargli rivali e critici all’interno delle stesse forze armate: molti ufficiali, per esempio, oggi raccontano come i sospetti sulle infedeltà del generale nei confronti della moglie Holly – che è anche nell’amministrazione federale, come vice direttore dell’U.S. Consumer Financial Protection Bureau – circolassero da tempo. Altri ricordano l’evidente ambizione del militare, che nei mesi scorsi non ha scoraggiato le voci che lo indicavano come possibile futuro candidato alla vice presidenza, o alla stessa presidenza.
Anche alla Cia Petraeus è arrivato dopo quella che viene definita “una campagna segreta” per ottenere l’incarico una volta raggiunto il massimo della carriera militare che Petraeus ha lasciato lo scorso anno. Cosa che però, fanno osservare gli esperti, non lo mette al riparo dell’Uniform Code of Military Justice che considera l’adulterio un crimine. Comunque gli stessi esperti considerano “pari a zero” la possibilitò che il Pentagono possa perseguire un ex ufficiale, per di più di questa portata, per un’accusa di adulterio.