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Auto blu, risparmiati 160 milioni di euro quest’anno. Patroni Griffi: E’ un risultato che fa ben sperare

Procede la riduzione delle auto nella Pubblica Amministrazione, capitolo importante del piano di spending review del governo Monti: nei primi 11 mesi del 2012 infatti il totale delle vetture è sceso sotto quota 60 mila. Le auto blu, quelle di rappresentanza, sono calate del 25% ed il risparmio complessivo stimato per il solo 2012 è di 160 milioni. Sono questi, informa una nota, i risultati del censimento effettuato dal Ministro per la P.a.
Un calo sostanzioso quello registrato dalle auto blu che attualmente ammontano a 7.290, incluse le 124 vetture in uso agli organi costituzionali. Il 25% in meno, infatti, equivale per il ministero ad una flessione di 2.431 unità rispetto all’inizio 2012 “ben superiori alle 842 dismissioni intervenute nel periodo: molte amministrazioni hanno infatti modificato le classificazioni sulle modalità di utilizzo delle autovetture, adeguandosi alle stringenti disposizioni dei DPCM citati e destinando quindi ai servizi operativi senza autista vetture precedentemente assegnate ad personam”, spiega la nota che ricorda come ad essere censite nell’indagine sia state 8.248 amministrazioni con una copertura del 97,2% delle auto pubbliche.
Resta stabile invece il numero dell’intero parco auto in dotazione alla P.a. pari a 59.532 vetture al 30 novembre scorso. Il calo delle auto blu risulta più accentuata nelle amministrazioni centrali rispetto alle amministrazioni locali: il 72,6% di esse infatti sono nelle amministrazioni locali (27,7% nei Comuni, 12,0% nelle ASL, 8,8% nelle Province, 7,1% nelle Regioni) mentre il 27,4% in quelle centrali.
Resta però lo ‘sbilanciamento’ territoriale delle auto blu con autista, nelle regioni del Sud con percentuali sul totale delle auto pubbliche nella regione, che oscillano dal 25,5% al 27,8% in Molise, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Basilicata, a fronte di percentuali nelle regioni del Nord che vanno dal 2,5% dell’Emilia Romagna al 7,2% dell’Umbria. Ma proprio al Sud, prosegue il censimento, si registrano diffusi casi di contrazione e in nessuna area regionale la quota di auto blu supera, come si registrava ad inizio anno, la soglia del 30-35%.
Il censimento infine segnala una serie di altri dati: che i nuovi contratti per autovetture hanno riguardato, nell’87% dei casi, auto grigie (di servizio), e solo nel 13% auto blu (in massima parte rinnovi di contratto di noleggio); che i nuovi contratti, per il 36,6% dei casi, sono stati a titolo di proprietà, mentre molto alta è la quota di noleggi e leasing (61,9%); che la procedura più utilizzata sempre in aumento è stata la convenzione Consip (63,6%) seguita da quella negoziata (12,8%). Il costo medio di acquisizione delle nuove auto, infine, risulta pari a circa 9.600 euro.
“L’ulteriore riduzione delle auto blu di circa un quarto nei primi 11 mesi dell’anno è un risultato che fa ben sperare”. Così Filippo Patroni Griffi, ministro della Pa, che lo considera “un primo passo su un percorso che il prossimo governo, mi auguro, voglia continuare con altrettanta convinzione”.
“Nelle pubbliche amministrazioni si sta facendo largo la convinzione che l’auto di servizio non è uno status symbol”, spiega ancora Patroni Griffi che annota l’importante “riconversione da mezzi di proprieta’ a mezzi a noleggio” registrato dal censimento e che comportera’ “prevalentemente una riduzione dei costi”.